Dopo le dichiarazioni di Enzo Siviero, ingegnere docente all'Università di Venezia, che in questi giorni ha ipotizzato che il ponte Morandi sia crollato a causa di un attentato con cariche d'esplosivo, commenta così il Procuratore di Genova Francesco Cozzi, a capo delle indagini: "Sulla base degli elementi noti e conosciuti non ci sono evidenze di esplosioni né sono state trovate tracce di bombole di acetilene. Si parla di lampi e di fulmini ma non di esplosioni. Valutiamo tutto ma non le ipotesi deliranti e fantasiose".
E conclude: "Dovremmo prendere in considerazione fattori eccezionali in grado da soli di determinare un evento. Questo lo dice il codice penale. Se c'è un bombardamento aereo non importa la condizione precedente del ponte. Ma se una persona è molto malata anche una influenza può determinare dei grandi effetti".