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Attualità | 29 agosto 2018, 07:30

Villanova d'Albenga: tra Riviera Airport e Aeroclub è guerra: "Reiterata interruzione di pubblico servizio e poca sicurezza. Rimpiangiamo Blainer"

Affermano dall'Aeroclub: "Piazzali vuoti recinzioni aeroportuali distrutte, ampi spazi nei quali è possibile addentrarsi di notte data l’assenza dei soci, l'abbandono della foresteria imposto per opere aeroportuali, manutenzione ‘zero’"

Villanova d'Albenga: tra Riviera Airport e Aeroclub è guerra: "Reiterata interruzione di pubblico servizio e poca sicurezza. Rimpiangiamo Blainer"

Un botta e risposta dai toni piuttosto accesi quello che si sta instaurando tra Pasqualini amministratore delegato del Riviera Airport di Villanova d’Albenga e Mauro Zunino Presidente Onorario dell’aeroclub.

Dopo il primo attacco di Zunino relativo in particolare al carburante e all’interruzione di pubblico servizio Pasqualini aveva risposto sottolineando in particolare come Aeroclub avesse chieso solo 6 rifornimenti carburante e sulle precisazioni circa il pagamento del canone per la sub concessione delle aree aeroportuali aveva precisato come il canone fosse già ridotto del 50% .

Arriva oggi una ulteriore “nota” dell’Aeroclub: "Ennesimo Notam d’assenza carburante; una reiterata interruzione di pubblico servizio, piazzali vuoti recinzioni aeroportuali distrutte, ampi spazi nei quali è possibile addentrarsi di notte data l’assenza dei soci, l’abbandono della foresteria imposto per opere aeroportuali, manutenzione ‘zero’.”

Non solo gli attacchi si spingono anche sulla gestione delle aree: “Una notizia che ci fa comprendere l’impegno di AVA.  E’ stato preparato un meraviglioso percorso di “Softair e Pinteball all’interno dell’area aeroportuale, più precisamente in quella a confine con la strada di Ortovero. Centinaia di metri quadrati saturi di piante , verde, immobili in disuso; una vera “foresta” nella quale potersi allenare nella tranquillità dell’area aeroportuale.”

Sarà questa la causale che ci fa negare l’accesso alla nostra logistica dopo una certa ora; ecco perché un area a grosso rischio incendio, nelle vicinanze del deposito carburanti è cosi abbandonata, dismessa, incolta da quando abbiamo dovuto abbandonare la foresteria dell’ Ae.C. e le aree circostanti per non subire ulteriori “gabelle di subconcessione” su una struttura interamente rigenerata da Aero Club. Per la sicurezza noi suggeriamo di lasciare l’accesso all’aula didattica ed alla sede, come dal 1949 al 2017 sicuramente sussisterà un maggiore controllo rispetto all’incresciosa situazione attuale.”

Concludono da Aeroclub con un rimpianto a Blainer: “Ci auspichiamo il ritorno di Thomas Blainer, almeno un interlocutore competente, imprenditore, che faccia rientrare nei ruoli i “burocrati” togliendoli dai rapporti con la clientela, ed operi sul concreto anziché con il pindarico. E dello sbandierata partecipazione di Monaco?”

Mara Cacace

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