Il 2016 sembra lontano ormai, ma in realtà non lo è neppure troppo, specie per chi vive il territorio e da quella data (24 novembre 2016) subisce i disagi dell’alluvione.
La situazione ad Erli è ancora difficile, in quei difficili giorni il territorio ha subito oltre 20 smottamenti e frane che, in alcuni casi hanno causato l’isolamento di intere frazioni.
Valore complessivo dei danni : 1 milione 200 mila euro.
Decisamente troppi per un piccolo comune il cui bilancio si aggira al massimo intorno ai 150 mila euro l’anno.
Afferma il sindaco Candido Carretto: “Abbiamo inviato alla Regione 20 moduli con le segnalazione dei danni alluvionali. Hanno finanziato solo un intervento, quello sulla frana che isolava la frazione Gazzo, poi più nulla nonostante le mie continue richieste e telefonate”.
“Una piccola nota positiva- continua – è quella che mi hanno annunciato, ma ch deve essere confermata, cioè che a novembre dovremmo ricevere un altro finanziamento per un intervento. Le priorità che ho indicato sono 2 quella della strada per la frazione Praetto sulla quale si procede a senso unico alternato e quella per la zona Bassi completamente interrotta”.
Non solo frane e smottamenti su frane, ma a rischio anche delle vere e proprie opere dal valore storico come il ponte dei Bassi.
Questo ponte è situato lungo il tracciato della “Via del Sale” in frazione Bassi ed è stato costruito presumibilmente in epoca tardo romana per consentire un sicuro attraversamento del torrente Neva.
Spiega il sindaco: “L’alluvione lo ha danneggiato e la situazione è andata peggiorando. Il ponte oltre ad essere sul sentiero serve ai contadini locali per andare nei loro appezzamento e il rischio è quello di crollo. Ho contattato anche per questo sia la Regione che la Sovrintendenza, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Continuerò ad insistere, ma quello che non viene percepito è che aiutare i comuni delle zone rurali ed i cittadini delle stesse vuol dire tutelare il territorio sempre più abbandonato a se stesso ed anche per questo fragile.”