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| 21 agosto 2018, 12:10

Crollo ponte, Rixi: "Nazionalizzare non è più un tabù"

Il sottosegretario ai Trasporti: "Riteniamo che questa tragedia sia un esempio per tutti. Farà precedente per tutti i gestori della cosa pubblica. E per evitare casi simili rivedremo tutto il sistema delle concessioni"

Crollo ponte, Rixi: "Nazionalizzare non è più un tabù"

Il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi (Lega) interviene su Autostrade e la possibilità della gestione pubblica: “Dopo quello che è successo non è più un tabù. Certo non bisogna prendere decisioni d'impulso, bisogna valutare costi e benefici e soprattutto non possiamo rischiare di impelagarci in una battaglia processuale con Autostrade che duri decenni. Sarebbe un grave danno al Paese. Io credo che ora le priorità siano la ricostruzione, la manutenzione della rete e i risarcimenti. Con calma valuteremo la possibilità di nazionalizzazione della rete".

Relativamente agli alleati del M5S commenta: "Ci sono approcci diversi ma entrambi riteniamo che questa tragedia sia un esempio per tutti. Farà precedente per tutti i gestori della cosa pubblica. E per evitare casi simili rivedremo tutto il sistema delle concessioni".

E conclude: "La cosa peggiore per il Paese sarebbe cadere in uno stallo che creerebbe danni incalcolabili. Se si bloccano le nuove opere, tra dieci anni avremo tanti ponti Morandi, che è il risultato di aver bloccato la Gronda di Genova e perso 20 anni. Ci saranno sempre più camion e sempre meno trasporto su rotaia. È fondamentale guardare al futuro e serve un piano ambizioso di grandi opere. Le vecchie vanno adeguate, rese moderne e, se necessario, ricostruite".

 

 

rg

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