Sono arrivati a centinaia ieri in Piazza De Ferrari per creare un ponte simbolico, fatto di pensieri e carta e dall’ashtag “Ponte 1600”, “Genovanonsolosuisocial” e “Unpontedinoi”.
Un presidio pacifico, nato attraverso il tam-tam su Facebook, in cui manifestare solidarietà alle vittime del crollo di ponte Morandi, ai loro parenti e agli sfollati, e la speranza per un futuro diverso. "Scendiamo in piazza per allontanarci dalla retorica di parole vacue, dalle promesse e dallo sciacallaggio politico-mediatico. Scendiamo in piazza per stare insieme senza bandiera alcuna se non quella del rispetto della sacralità della vita" aveva infatti preannunciato via social l’organizzatrice, Chiara Costa.
Le persone hanno così creato un ponte di carta, che si è snodato, come un grande abbraccio, tra la piazza. Una striscia bianca di carta su cui ognuno, spontaneamente, ha scritto un pensiero per Genova e per chi non c’è più. Le frasi saranno lette pubblicamente il 23 agosto in Piazzetta Rostagno dalle 18 durante una nuova manifestazione di solidarietà che avrà anche lo scopo di raccogliere fondi per gli sfollati, come annunciato ieri anche nel volantino de La Comune Genova.
In piazza fra i tanti cittadini abbiamo incontrato il capogruppo in Regione di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, al quale abbiamo posto alcune domande sul senso della sua partecipazione alla manifestazione, e sulle vicende politiche legate al drammatico crollo del ponte Morandi: