- 20 agosto 2018, 19:11

Crollo ponte, Protezione Civile: "Rimuovere macerie prima di piogge e rischi torrenziali" (VIDEO)

"Credo che in una decina di giorni si possa sgomberare il greto. Certamente ci sono i due tronconi che sono sotto sequestro e dovrà essere la magistratura a dare le necessaria autorizzazioni"

Il capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, con il governatore ligure Toti e il sindaco Bucci, ha fatto il punto della situazione dopo il crollo del viadotto Morandi. 

"Sono state predisposte le necessarie risorse, insieme agli interventi per la viabilità alternativa e il potenziamento del trasporto pubblico locale. E azioni per la portualità. Tutto per far sì che Genova possa soffrire il meno possibile in questa tragedia che ha impatto su tutta la città", ha detto Borrelli.   

"Credo che in una decina di giorni si possa sgomberare il greto - ha abbozzato Borrelli - Certamente ci sono i due tronconi che sono sotto sequestro e dovrà essere la magistratura a dare le necessaria autorizzazioni. Ma gran parte dei detriti sono già stati rimossi. Prossimamente ci sarà una modifica al codice degli appalti: è doveroso che vi sia una legislazione positiva per gli interventi emergenziali. Non deve essere emanata una ordinanza di protezione civile per consentire gli interventi. Ci devono essere regole precise già nel codice degli appalti per l'avvio tempestivo per le iniziative d'emergenza".

"L'ordinanza attuale prevede entro 90 giorni la ricognizione dei danni subiti da privati, attività produttive e patrimonio pubblico per misurare poi le eventuali provvidenza - ha spiegato il capo della Protezione Civile - Abbiamo messo in sicurezza i cittadini, sospendendo le operazioni di prelievo di effetti personali nelle case; operazioni che potranno riprendere tra giorni quando la commissione del Mit avrà concluso i propri lavori. Stiamo operando anche nell'eventualità di piogge e, come si sa, il Polcevera può avere fenomeni torrentizia. In vista di questa situazione auspichiamo, in accordo con i pertiti e la magistratura, di poter rimuovere i due grandi blocchi che sono al centro del torrente". 

La zona sotto il moncone di levante è assolutamente interdetta, dopo i rumori e gli scricchiolii sospetti uditi questa notte.

"L'agibilità di quel quartiere la darà la commissione ministeriale del Mit una volta finiti i sopralluoghi e le analisi. Questo comporterà un tempo di circa una settimana. Una volta stabilito quello, la procura dovrà fare le sue valutazioni anche sul fatto se sia possibile dare l'agibilità". Così il governatore Giovanni Toti durante la consegna delle case ai primi sfollati.

"Successivamente - ha proseguito - comincerà un ulteriore ragionamento su quali parte del ponte mantenere per il momento e per quali eventualmente cominciare lo smontaggio nelle prossime settimane prima anche del maltempo autunnale. Io credo necessario demolirne almeno una parte, quella più a rischio, nel più breve tempo possibile , ferme restando le esigenze della procura e quelle della commissione del Mit".

Il primo cittadino Marco Bucci ha rimarcato: "E' necessario fare il ponte nuovo più in fretta possibile, ma per Genova sono necessarie anche le altre opere: il Terzo Valico, la Gronda, la Tav, la metropolitana di superficie. Il Governo ci ha aiutato, facendo un bel lavoro, con 28,5 milioni di euro". 

La diretta dalla Sala Trasparenza della Regione: 

rg