Una somma di circostanze favorevoli (abitare nelle vicinanze dell’Ospedale San Paolo di Savona e non essere solo in casa, il giusto approccio dell’operatore del servizio 118, l’arrivo dell’autoambulanza dopo pochi minuti dalla chiamata, la competenza del medico del 118 che mi prestava il primo soccorso il quale, rilevata la gravità e coordinandosi con il Reparto di Emodinamica, mi preparava per l’intervento d’urgenza) mi hanno permesso di poter rendere questa testimonianza.
Tutto accade il pomeriggio del 7 agosto scorso, mentre mi trovavo comodamente a guardare in tv un vecchio film western con protagonista Burt Lancaster nella parte di un indiano ribelle accerchiato dalle giacche blu quando, all’improvviso, sento un dolore fortissimo al petto e, contemporaneamente, come se qualcuno prendendomi alle spalle mi strangolasse. Mia moglie fortunatamente alla terza ed ultima invocazione di aiuto accorre e chiama il 118 per l’intervento medico. Nella concitazione cade la linea ma, subito dopo, veniva confermata dal 118 la partenza dell’autoambulanza in soccorso.
L’arrivo dei soccorritori, coordinati dal dott. Angelo Giusto, è stato immediato (forse meno di 5 minuti dalla chiamata). Il predetto medico, compresa la gravità, mi faceva un elettrocardiogramma e resosi conto che si trattava di infarto del miocardio in corso, trasmetteva il tracciato alla struttura centrale che, a sua volta, disponeva la preparazione in loco per l’intervento d’urgenza.
Al Reparto di Emodinamica venivo esaminato dal dott. Marco Botta che rilevava l’occlusione alle arterie coronarie e procedeva ad un primo intervento d’urgenza salvavita. Nei giorni successivi, i dottori Marco Botta e Stefano Cordone mi hanno sottoposto, a più riprese, agli interventi riparatori necessari programmando, altresì, una ulteriore ed ultima operazione di angioplastica tra un mese.
Durante la mia degenza in questo reparto, di assoluta eccellenza, sono stato testimone di numerosi arrivi di persone bisognose di cure vitali, assistite tempestivamente da medici ed infermieri altamente specializzati che operano notte e giorno. Mi ha colpito la professionalità e la gentilezza del personale alla guida, in quei giorni, del dott. Giovanni Battista Buscaglia che è un formidabile diagnosticatore e terapeuta. Lo stesso medico, dopo aver auscultato il cuore, per meno di 30 secondi, di una persona di Monza in vacanza a Savona, ricoverata d’urgenza accanto alla mia postazione, predisponeva l’intervento per l’impianto di un pacemaker.
Oggi mi hanno comunicato che sarò dimesso giorno 14 agosto prossimo: sono felice. La mente ripercorre come i fotogrammi di un film tutti i brutti momenti di una settimana fa. La mia vita si era interrotta come quel film che si era fermato con quell’indiano ribelle accerchiato. Appena fuori, cercherò di ritrovare quel film (anche se non ne ricordo il titolo) per vedere come va a finire e riprendere la mia vita dal punto in cui si stava interrompendo.
Non ho parole per ringraziare indistintamente tutto il personale della struttura che ogni giorno con spirito di sacrificio e infinita pazienza presta soccorso, assistenza e cure e, in particolare, i componenti dell’autoambulanza del Servizio 118, i medici, gli infermieri ed il personale di supporto che a turno mi hanno assistito sempre attenti e premurosi, provvedendo alle mie necessità con molta umanità.
Grazie Grazie Grazie a tutti dal più profondo del mio cuore. Cordiali Saluti a tutti.
lettera firmata