Attualità - 15 agosto 2018, 13:08

Borgio Verezzi commemora le vittime di Genova

Le parole del sindaco Renato Dacquino e del presidente della SMS Concordia Marco Cavalleri

Come già annunciato ieri su Savonanews, il Comune di Borgio Verezzi ha scelto di portare avanti le proprie manifestazioni, sempre e comunque pur nel pieno rispetto delle vittime della tragedia genovese e delle loro famiglie (leggi QUI).

Commenta così il sindaco Renato Dacquino lo svolgimento del “Purgatorio in grotta”: “Quasi una preghiera per chi è stato colpito da questa tragedia, un inno alla speranza. Le persone che a piccoli gruppi hanno seguito la serata sono state sensibilizzate su quanto accaduto. Ed è stato valorizzato il luogo in un momento di riflessione, rimarcando la necessità di far sì che queste cose non accadano più (con comportamenti proattivi, non con il "dopo"...)”.

La Sagra della Lumaca di Verezzi si è svolta, invece, senza intrattenimento musicale. E all’inizio della serata  Marco Cavalleri, presidente della SMS Concorda che organizza l’evento, ha letto questo breve scritto: “Oggi è successo qualcosa di terribile; tante vite umane distrutte, famiglie private dei propri cari, opinione pubblica scossa, è il momento del dolore e del silenzio... Ma non basta ! È anche il momento dell'impegno rinnovato, del non piangersi addosso e del non dare la responsabilità al caso. Noi siamo i responsabili, gli uomini sono responsabili... oggi più che mai servono idee chiare, servono azioni forti per prevenire e ognuno può, e deve, a diversi livelli fare la propria parte.

Questa serata nasce così, nasce dall'impegno dei volontari, nasce dalla volontà di aiutare il prossimo (con borse di studio agli studenti ed aiuti alle famiglie bisognose), nasce con rispetto e vicinanza a chi è stato colpito direttamente o indirettamente da questa enorme disgrazia, nasce così con i valori del nostro territorio; questa è una serata tra amici, tra persone che credono in un mondo migliore.

Non c'è musica, ci sono le nostre emozioni e la voglia di stare insieme. Vi chiedo un minuto di silenzio: pensiamo a chi non c'è più e pensiamo a cosa fare perche queste cose non accadano mai più”.

 

A. Sg.