Alla manifestazione contro la corruzione di Bucarest hanno partecipato anche molti romeni residenti in Piemonte e in Liguria.
I manifestanti hanno chiesto le dimissioni dell’esecutivo accusato di corruzione, soprattutto di Liviu Dragnea, il discusso capo della maggioranza di governo già condannato e ancora presidente della Camera dei Deputati.
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha così commentato l’esito violento del corteo, principalmente della gendarmeria romena che è intervenuta in piazza in maniera molto violenta: “Condanno fermamente il brutale intervento della polizia, fortemente sproporzionato rispetto alle manifestazioni della maggior parte delle persone in piazza. Il ministro degli Interni deve urgentemente spiegare”.
L’attuale ministro degli interni non ha ancora rassegnato le dimissioni e non ha rilasciato spiegazioni soddisfacenti. E’ di 440 feriti il bilancio dopo gli scontri in Piazza Victoria a Bucarest dove iniziando da venerdì e poi sabato si è svolta una manifestazione contro il governo socialdemocratico.
Secondo i media romeni, le cariche della polizia, i gas lacrimogeni e i cannoni ad acqua hanno causato il ferimento di 440 persone, tra cui 24 gendarmi. Trai i feriti anche 4 cittadini israeliani che viaggiavano in un taxi da dove sono stati estratti dai gendarmi e secondo fonti romene, picchiati selvaggiamente. La conseguenza è stata una puntuale presa di posizione del governo israeliano. Altre richieste di spiegazioni sono arrivate dalla vicina Austria ma anche dai vertici europei. Circa 65 feriti sono state le persone ricoverate duranti gli scontri.
La protesta, a cui hanno partecipato anche moltissimi romeni emigrati all’estero, ha coinvolto 80mila persone. La protesta iniziata il 10 agosto è stata promossa dai romeni che vivono all’estero, molti in Italia e tanti in Piemonte. Torino è la città che vanta il primato mondiale per la percentuale più alta di cittadini romeni residenti che solitamente nel mese di agosto rientrano in Romania per le ferie e molti di loro hanno partecipato alle manifestazioni dei giorni scorsi. Finora sono state già 60 le denunce dei manifestanti che hanno subito violenze da parte della gendarmeria romena ma il numero è in continuo aumento.
La stampa romena ha concesso molto spazio a un particolare momento quando sembrerebbe che due gendarmi siano stati abbandonati dai colleghi in mezzo alla folla e durante questo travagliato momento sembra sia sparita anche la pistola di uno dei due, una donna che poi è finita all’ospedale in rianimazione.