I tre maggiori ospedali genovesi (S.Martino, Villa Scassi e Galliera), ma anche quelli di Pietra Ligure, Cairo, Savona e Albenga hanno aperto le unità di crisi previste dal protocollo di emergenza per i grandi disastri. È dunque tutto pronto per accogliere eventuali feriti.
Numerose le auto rimaste incastrate e schiacciate sotto il crollo del ponte, alcuni mezzi pesanti invece sono finiti nel torrente Polvecera. Inoltre, in via precauzionale sono state sgomberate diverse palazzine vicine alla parte di ponte rimasta in piedi.
Il crollo del viadotto ha letteralmente sfiorato i capannoni di Ansaldo Energia, una delle principali industrie di impianti per la produzione di energia d'Italia: l'ingresso della fabbrica è situato proprio sotto il ponte, ma il crollo ha interessato una campata situata a pochi metri di distanza che è precipitata su un parcheggio che, secondo quanto riferito, in quel momento era vuoto. In questi giorni Ansaldo è chiusa, ma al suo interno lavorano alcune persone addette alla manutenzione.
Intanto via Twitter giungono anche le prime reazioni dal Governo:
"Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione del crollo del ponte di Genova, ringrazio fin da ora i 200 vigili del fuoco (e tutti gli altri eroi) che stanno già adesso lavorando per salvare vite", le parole del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini su twitter
"Il Ministro Elisabetta Trenta sta seguendo costantemente la situazione relativa al crollo del ponte di Genova: siamo vicini a quanti sono rimasti coinvolti in questa tragedia e siamo pronti a supportare i soccorritori con uomini e mezzi delle Forze armate a sostegno della cittadinanza", questo invece il tweet della titolare del Ministero della Difesa