La “Gallery Malocello”, prestigiosa sede del “Gruppo Artisti Varazzesi” di via Malocello n.37, storico e centrale rione della città di Varazze, da lunedì 6 a domenica 12 agosto 2018 ospita la mostra personale Mario Ghiglione, autore di: “… opere fruenti di cromie composite, dalle tonalità soffuse, con accentuanti morbidi effetti chiaroscurali veramente accattivanti …”, come definito da Fernando Silo, noto ed esperto critico d’arte.
L’esposizione resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 12, dalle 17 alle 23.
Ingresso libero.
All’inaugurazione della mostra, organizzata dal sempre presente e attivo sodalizio artistico varazzino, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Varazze, si tenuta alle ore 17.00 di lunedì 6 agosto, alla presenza di alcuni suoi colleghi, critici d’arte, amici ed estimatori della sua tecnica pittorica
Mario Ghiglione è un artista ligure di Cogoleto che ha iniziato la sua attività nel 1977, : autore di “… Opere fruenti di cromie composite, dalle tonalità soffuse, con accentuanti morbidi effetti chiaroscurali veramente accattivanti …”, come lo ha definito Fernando Silo, noto ed esperto critico d’arte.
Dal ’79, ha partecipato a mostre collettive, a gare estemporanee e a concorsi, ottenendo consensi di pubblico e di critica. Dal 1980 partecipa a mostre personali e collettive; le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.
“Se oggi Ghiglione è un pittore conosciuto ed apprezzato, è anche perché ha ragionato quotidianamente, con la libertà dell’autodidatta, sull’eredità dei grandi maestri del passato, sulla qualità dei toni, sulla fragilità degli impasti cromatici, sul controllo delle stesure. La sua capacità interpretativa e la sua esecuzione controllata rendono ogni pennellata di colore una riflessione poetica, che prima teorizza la situazione strutturale che in seguito diventerà raffigurazione. Nel suo caso si tratta di un magico paesaggio che definirei post-impressionista, elaborato con il gusto artigiano della ricerca attenta delle cromie utilizzate. Osservando le composizioni di Ghiglione, si nota la propensione a giocare d’istinto. Il colore segna la sua figurazione in modo prepotente, rivelando una ricerca sistematica sulla potenzialità luminosa delle cromie.” (Anna Chisu)
A Mario Ghiglione: "Il fascino sempre nuovo del paesaggio mare montano di Liguria, non poteva trovare più fresca viva e sentita espressione pittorica, che vorrei paragonare, in poesia, a certi ‘Ossi di Seppia’ montaniani, ove acque e terre, beneficiando delle luci solari, creano un irripetibile e sempre nuovo caleidoscopio magico di colori, una vera fantasmagoria. Complimenti e auguri. Silvio Craviotto – Varazze 05 10.2016".