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Attualità | 03 agosto 2018, 11:46

La "Pesca miracolosa" del fotografo Avilo a Marmoreo

Una sequenza di scatti nell'ambito della collettiva "Arte in Campagna"

La "Pesca miracolosa" del fotografo Avilo a Marmoreo

Di “Arte in Campagna”, collettiva di arti figurative presso l’antico frantoio Marmoreo, abbiamo già parlato su Savonanews (leggi QUI).

Tra gli autori sarà presente anche Avilo, pseudonimo del fotografo toiranese Roberto Alfredo Oliva, con una serie di tre foto dal titolo “La pesca miracolosa”.

Oliva è un apprezzato animatore della vita culturale toiranese: oltre a fare da curatore ad esposizioni altrui e ad avere condotto numerosi incontri con l’autore e presentazioni di libri, ha realizzato mostre fotografiche come “Il mio Paese non esiste”, dedicata ai più suggestivi scorci di Toirano, ma anche “Vitamine”, nella quale tanti esponenti della vita sociale e culturale del comprensorio si facevano fotografare con in mano un libro per loro importante, e non dimentichiamo una emozionante mostra dedicata tutta alle mani: mani di adulti, mani di bambini e di neonati, mani anziane e rugose, mani tatuate, mani che lavorano e producono… Infine ricordiamo che molti suoi slideshow fotografici sono visibili su Youtube, accompagnati da musiche d’autore.

Abbiamo contattato Avilo per chiedergli di più su questa esposizione.

Innanzitutto: perché “La pesca miracolosa”?

“Si tratta di un trittico che ho raccolto per quello che mi piace chiamare ‘un caso non casuale’ in un pomeriggio fortunato dello scorso autunno. È una sequenza di scatti di un pescatore che lancia la rete con l’antica tecnica della pesca alla sciabica, tipicamente ligure. Tutto è stato fatto senza programmare nulla ed è durato pochi secondi, una grande fortuna che il caso mi ha dato. Perché io dico sempre che il fotografo non progetta e non pianifica, coglie soltanto gli splendidi regali che la natura e la quotidianità offrono alle persone. Poi ovviamente ho voluto scherzare sul titolo e giocare con le parole, facendo una locandina nella quale invece si vede la pesca come frutto”.

Non è la prima volta che partecipi a una collettiva a Marmoreo: come è nata questa collaborazione?

“Ho partecipato l’anno scorso su invito di Francesca Criscione, una delle organizzatrici e ottima artista. Mi ha colpito subito la bellezza dell’ambiente, un vecchio frantoio in un contesto naturalistico notevole. In mezzo a una natura lussureggiante ed emozionante troviamo questo suggestivo edificio storico, protagonista di un restauro preciso e rispettoso delle tradizioni. Accoglierà tanti ottimi artisti che sto imparando a conoscere e stimare, per cui è proprio bello il clima che si respira in tutto ciò, di amicizia e di positività”.

E dopo Marmoreo? Possiamo già svelare qualche progetto?

“Ci sarà una mostra a Loano dal titolo “Attese”, nella sala del Mosaico del palazzo comunale nel mese di ottobre, probabilmente nella seconda metà del mese. Anche in quel caso si tratta di una collettiva, organizzata da Enrica Cremonini, con tanti artisti che conosco, tra cui molti con i quali ho già collaborato in passato. Per cui anche in quel caso sarà come ritrovarsi tra amici”.

 

 

Alberto Sgarlato

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