/ Economia

Economia | 02 agosto 2018, 12:00

Italia, il Paese dalle meravigliose fotografie, spesso senza album su cui incollarle

Il turismo è una cosa seria, un’industria in cui si deve superare la convinzione che per aver successo siano sufficienti hotel e spiagge pieni. In questo, il passaparola può essere un prezioso strumento di marketing.

Italia, il Paese dalle meravigliose fotografie, spesso senza album su cui incollarle

Sabbia, acqua e sole sono ingredienti indispensabili, ma non più sufficienti a rispondere alle esigenze sempre più moderne e precise dei turisti che dall’estero desiderano visitare l’Italia. Per rendere le cose ancora più facili, diciamo subito che il futuro del nostro Bel Paese è nelle nostre mani da molto più tempo rispetto al quale si discute di fare squadra e di ragionare in rete. È una questione di passaparola.


Infatti, l’immagine del luogo in cui si va per ricaricare le pile e per ritrovare il giusto equilibrio psicofisico conta, eccome se conta. Negli Stati Uniti il marketing modifica le strategie commerciali di ogni azienda sulla base delle tendenze social. Si chiama Brand Awareness ed è influenzato dall’accoglienza turistica ricevuta, dalla qualità dei servizi trovati, dalla facilità di accesso alle informazioni (e ai pagamenti) digitali e dal valore dell’ospitalità del marchio territoriale nel suo complesso. Cioè, vallo a spiegare tu ad un Croato, ad un Norvegese oppure ad un Inglese che la connessione Wi-Fi pubblica è limitata a due ore al giorno e che le mappe per fare biking o per visitare la città non sono in Realtà Aumentata e quindi non sincronizzabili con gli appuntamenti estivi del borgo. Se aggiungiamo un conto scritto a mano su un foglietto volante e fatto arrivare al tavolo di uno Svedese abituato a vivere «senza contanti» e a pagare anche il bagno pubblico con la carta o PayPal, allora capiamo di essere nei guai.


Naturalmente è solo un esempio, ma in un mondo in cui la NASA garantirà a partire dal 2019 una copertura Wi-Fi sulla Luna, pagare elettronico diventa la cosa più naturale del mondo sulla Terra. In questo caso possiamo dire: "cose dell’altro mondo!". Ma è sulla Terra che dobbiamo ancora vivere per qualche decennio e confrontarci con l’innovazione, la tecnologia e la trasformazione digitale in atto, tutte opportunità che consentono ai turisti di pagare il caffè via smartphone, di prenotare il parcheggio auto via App e di avere un filo continuo con le Amministrazioni che li ospitano attraverso una Chat di informazioni anche al di fuori dei classici orari di lavoro attraverso un semplice sistema di Intelligenza Artificiale che impara dall’esperienza.


Fantascienza. Anzi no, granitica realtà vissuta dai territori che hanno scelto di crescere velocemente e che - insieme a maggiore stabilità geopolitica internazionale - hanno permesso all’Egitto di prevedere per quest’anno un aumento del 150% degli arrivi, alla Turchia di godere del 50% in più di presenze orientali di alto profilo (quelli si sa, hanno sempre lo smartphone dorato in mano!) e ai Paesi del Nord Europa di attirare anche i più freddolosi con ad un’offerta di qualità eccellente. Per non dimenticare tutti i Paesi in cui la formula All Inclusive permette davvero di godersi una vacanza come meglio si desidera.


Dal canto suo, l’Italia può vantare una varietà di panorami, di tradizioni gastronomiche, di diversità morfologiche, di storia epica, di eccellenze artistiche e culturali e di profumi, odori e colori così unica al mondo che qualsiasi scatto cattura come un’immagine da copertina. Una prima pagina che deve emozionare, ma che deve soprattutto spingere il nostro Paese a non tralasciare tutte le altre foto, quelle dei servizi di prima qualità, per restituire un album delle meraviglie davvero completo e realmente ammirabile per mondo intero.


Ma come uscire da questo stallo? Come riprendere le redini di un’industria come il turismo che tecnicamente potrebbe far vivere i cittadini del Trentino, della Lombardia, dell’Umbria, della Sardegna, della Campania e di tutte le altre regioni con sola qualità e bellezza donata da Madre Natura?


È un problema sistemico e di pianificazione, di analisi della domanda e di definizione dell’offerta per catturare nuovi fasce di pubblico rappresentate dai Millennials, dai sempre più arzilli nonni, dalla coppia di ragazzi milanesi con il desiderio di trovare un beach sitting con il solo rischio che i loro bambini non vogliano più lasciare la giovane animatrice che li ha fatti divertire come matti mentre loro ritrovavano a cena il feeling e le emozioni di quando erano fidanzati. Ma chi paga direte voi? Tutto già pagato, grazie ad accordi di co-marketing attivabili sul territorio tra istituzioni, imprese ed organizzazioni locali o scuole di specializzazione in psicologia del comportamento. Gli esempi potrebbero continuare.  


Morale: il peso del passaparola è fondamentale, parte dal 35% di efficacia per le vacanze per arrivare al 30% nell’acquisto di tecnologia e al 26% per la scelta della nuova auto. Numeri che ci fanno capire che - oltre ad investire sulle infrastrutture - l’Italia ha bisogno di attivare oggi la voglia di condividere idee e cose semplici per ritornare ad essere il Paese del «sapere fare» più che del «saper essere».


 

Enrico Molinari

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium