Il sindaco di Pietra Ligure, Dario Valeriani, esprime la sua delusione in merito ai finanziamenti promessi dal governo per contrastare l'abusivismo commerciale: "Le aspettative erano tante anche perché Pietra era stata inclusa tra i Comuni aventi i requisiti per partecipare al bando di finanziamento indetto dal Ministero dell’Interno. Ma nella stessa circolare era stata inserita una clausola vessatoria: solo tre Comuni per provincia avrebbero potuto ottenere il finanziamento ed il solo parametro valido era di natura “matematica”: l’afflusso di turisti calcolato dall’ISTAT nell’anno 2016. In provincia il Comune di Pietra si collocava al quarto posto!
Per ovviare al gap negativo e su indicazione della Prefettura, in fretta e furia, perché i tempi erano veramente ristretti, si realizzava un progetto unico con il Comune di Loano che avrebbe dovuto costituire un miglioramento fondamentale basato su una forma di associazionismo sempre sollecitata come ri-soluzione dei gravi problemi che i singoli comuni devono giornalmente affrontare.
Invece il Ministero non ha in alcun modo espresso una seria valutazione del progetto ed ha accantonato Pietra dalla riscossione di risorse fondamentali per affrontare con maggiore serenità ed incisività l’abusivismo commerciale. Pietra rimane quarta e come tale non ha diritto ad alcun finanziamento perché pochi turisti in meno di Alassio, Finale e Loano, sono un metro di misura essenziale per una valutazione relativizzante che ignora gli aspetti più critici di una città come Pietra: più di 3km di litorale, l’ospedale più grande della Liguria, l’alto livello di urbanizzazione e conurbazione, l’altissima concentrazione di doppie case e strutture alberghiere, una stazione ferroviaria, ecc.. Quindi, mentre altri Comuni potranno beneficiare di un ingente finanziamento (€ 50.000), noi ed altri territori importanti resteremo a bocca asciutta.
Pienamente solidale con il Sindaco di Borghetto S.S. che si è definito la “cenerentola” e che, come noi, dovrà contare sulle proprie carenti forze per contrastare un fenomeno che non è solo di pochi comuni, ma è di rilevanza nazionale e come tale si ritengono inappropriati interventi a “macchia di leopardo”. La penalizzazione dei tre Comuni per provincia è stata per noi fatale a favore di altre realtà territoriali.
Purtroppo l’esclusione è stata basata su una serie di criteri e vincoli che mi lasciano perplesso, senza una meritoria valutazione approfondita sul contenuto progettuale. I fondi sarebbero serviti per gli straordinari, per le guardie giurate a difesa degli accessi, all’acquisto di mezzi ed attrezzature ed a campagne di sensibilizzazione ai bagnanti per dissuaderli dall’acquistare sulla spiaggia prodotti “taroccati”. L’auspicio è quello che nel futuro ci possa essere un approccio diverso, magari frazionando i finanziamenti con maggiore senso di equilibrio, in modo che il beneficio possa essere fruito con criteri di perequazione".