Politica - 29 luglio 2018, 19:33

Nuovo PSI: "Imperia non docet per il futuro politico del Paese"

"Tutti i grandi progetti e i grandi accordi formali con cui hanno galleggiato a livello locale Governatori e Sindaci sono avviati sul binario morto della regressione felice."

Giuseppe Vittorio Piccini Segretario regionale della Liguria del NUOVO PSI si esprime sulla situazione politica attuale parlando del nuovo progetto:

"Le scissioni sono il pane nella storia della politica italiana. Quando nel 1921 si scisse il PSI per costituire il PCd'I Lenin disse a Bordiga :"Troppo tardi e troppo pochi". Rixi non è Lenin e Toti non è Bordiga ma la volontà di dividere FI e provare ad aggredire la base elettorale degli altri partiti del centrodestra si scontra con questa ferrea considerazione. Tutti gli oratori politici locali e nazionali della start-up "Vivaio Liguria" hanno un solo denominatore comune nell'invito al Convegno: aver perso il riferimento a FI, il Partito che li ha fatti eleggere. Le ultime figure citate da Toti poi sono proprio quelle protagoniste della disastrosa cavalcata nel ponente ligure. Oggi il nuovo progetto politico è una travolgente conquista del consenso dei Moderati per convogliarlo al sostegno, formalmente critico, al governo Di Maio. Un governo impegnato a distruggere ogni presupposto di ripresa economica e sociale della nostra Regione con l'azzeramento delle Infrastrutture e l'ingabbiamento del mercato del lavoro. Tutti i grandi progetti e i grandi accordi formali con cui hanno galleggiato a livello locale Governatori e Sindaci sono avviati sul binario morto della regressione felice. Oggi il loro "saggio" di riferimento è diventato il professor Becchi. Pur tuttavia il treno lanciato verso il precipizio del 2020 non intende arrestarsi. Imperia non docet."

cs