Politica - 29 luglio 2018, 11:09

Congresso Della Federazione Provinciale del PSI a Savona per stilare nuove idee e programmi

"Ogni tentativo di ripartenza non avrebbe senso per noi tutti se non prevede una ripartenza dall’esperienza del socialismo democratico e riformista. "

Ieri 28.07.2018 in Villa Cambiaso a Savona, si è tenuto il Congresso Della Federazione Provinciale del PSI, un momento di incontro tra vecchi e nuovi compagni per dirci, crediamo nel Partito Socialista Italiano come unica risorsa in grado di cambiare le sorti del nostro avvenire.

"Il nostro impegno nella Società sarebbe inutile senza le idee e i programmi del socialismo italiano ed europeo. Ogni tentativo di ripartenza non avrebbe senso per noi tutti se non prevede una ripartenza dall’esperienza del socialismo democratico e riformista. La crisi economica, la situazione Politica del momento rispecchiano un grande desiderio di cambiamento, a cui Noi siamo decisi a partecipare con le nostre idee che sono frutto di una lunga Storia di grandi riforme e di Democrazia. Le difficoltà di tutta la sinistra, e la mancanza non solo di lavoro e di risorse, ma soprattutto di speranza e solidarietà ci fanno credere che oggi più che mai valga lo slogan “Socialisti, se non ora quando?”. Certo è che da Tangentopoli ad oggi abbiamo convissuto con divisioni, dubbi, assolutismo, mancanza di idee, insomma ci siamo cullati per anni alla ricerca di una qualsiasi identità che ci permettesse di essere vivi, e non essere giudici di noi stessi, sino ad arrivare ad essere consapevoli della debolezza organizzativa e dei ridotti consensi del nostro partito, talmente ridotti da pregiudicare la nostra stessa idea di socialismo. E’ corretto ammettere che questa situazione non dipende dal un destino cinico che la Storia ci ha voluto riservare, ma da cause precise. Noi oggi se vogliamo assumersi l’eredità della Federazione Provinciale del PSI di Savona, dobbiamo credere non in un consenso minimo accontentandosi di accrescere qua e là un modesto numero di compagni o simpatizzanti e iscritti, ma occorre fare molto di più. Noi tutti dobbiamo credere e lavorare in grande, dobbiamo accettare di essere promotori di grandi sfide, di grandi obiettivi, il motto “primum vivere”, ad oggi ci ha consentito al massimo una burocratica sopravvivenza, e la rinuncia ad un grande progetto, e alla rinascita della Nostra Federazione. Il PSI non può più essere quello che è stato negli ultimi venti anni. I socialisti della Provincia di Savona e della Liguria tutta, devono sapere ritrovare in questo particolare momento di crisi, le loro naturali ambizioni, che non sono rivolte all’accrescimento marginale di qualche posto di potere, ma al cambiamento della Politica della nostra Provincia per esserne protagonisti e parte integrante. Dobbiamo prima di tutto esserci ed essere così in grado di garantire sempre ovunque la Nostra presenza: non si tratta infatti di sopravvivere ad ogni costo come comunità autoreferente, ma di essere utili agli altri ed essere percepiti come tali. Per questo occorre una organizzazione in grado di cambiare e rigenerarsi; rimettersi tutti in discussione, e pensare in maniera nuova, concreta e diversa a quale debba essere il nostro ruolo da oggi ai prossimi dieci anni, ma soprattutto il primo nostro grande risultato deve essere UNITA’. Perché’ fingere una unità che non esiste sarebbe assolutamente ipocrita, ma soprattutto ogni compagno deve adoperarsi perché questo avvenga nella realtà, basta divisioni senza senso, basta con la nascita di piccoli rifugi dove credere di essere meglio degli altri, basta con la finzione che tutto possa andare bene, per poter vivere e credere in quello che sogniamo e concretamente ci impone il nostro essere Socialisti, non possiamo fingere che tutto possa andare bene comunque. Quindi è solo dal cambiamento e dalla discontinuità con un recente passato può nascere una nuova unità, dobbiamo saper superare gli idiomi del presente, dobbiamo saper combattere i Populismi recenti, dobbiamo combattere il menefreghismo diffuso, dobbiamo soprattutto diventare un faro per una sinistra allo sbando, dobbiamo essere in grado di ritrovare fiducia e trasmettere Fiducia, dobbiamo essere costantemente presenti nella Politica della Nostra Provincia, ma nello stesso tempo dobbiamo essere in grado di saper cogliere le novità che vengono dalla società civile senza preclusioni bibliche e preconcette, ma tutto questo non deve essere affrontato senza l’UNITA’ di tutti i Socialisti della Provincia di SAVONA, quindi da questo Congresso devono nascere i presupposti di una Grande UNITA’ SOCIALISTA, e il nostro motto deve essere “Noi non ci adageremo mai sugli allori dei risultati raggiunti, piccoli o grandi che siano”.

La trasformazione sempre più Turistica della Nostra Provincia, e una conseguente sempre più consistenza di perdita di grandi realtà industriali ci ha trovato tutti quanti molto impreparati, ma ciò non ci deve costringere a soccombere, quindi questo è il momento di riscoprire valori importanti che si chiamano coerenza, e progettualità, e la Federazione Socialista di Savona deve immediatamente iniziare un lavoro che porti alla creazione di laboratori di idee per coinvolgere la società civile, il commercio, l’industria, il turismo, le Amministrazioni Locali, Provinciali, Regionali su temi come:

  • Politiche Turistiche

  • Politiche Balneari

  • Politiche Portuali

  • Viabilità e Trasporto pubblico

  • Industria e servizi

  • Edilizia scolastica

  • Politiche Sociali, Sanità

  • Politiche del Lavoro

  • Tradizioni, territorio, acqua pubblica

Su questi temi dobbiamo trovare dialogo e progettualità pubblica e privata, nei nostri laboratori dobbiamo trovare convergenze che vadano oltre gli schieramenti e le posizioni ideologiche, nella ricerca del massimo consenso e della massima ottimazione dei processi. Non dobbiamo ricadere negli errori del passato, non possiamo tornare ad essere inconsistenti e demagogici, ma soprattutto l’obbiettivo principale deve essere quello di eliminare sprechi e consolidare i servizi, dobbiamo ottimizzare i tempi di decisone, progettazione , e realizzazione. Troppe sono le opere e i progetti fermi da anni, colpa delle normative, colpa della burocrazia, ma anche colpa di una politica che prima degli interessi del Territorio ha anteposto le logiche di potere e di consenso. Ebbene noi Socialisti ha queste logiche diciamo con forza che non ci sederemo a nessun tavolo se prima di tutto non ragioniamo di vantaggi per il territorio e i cittadini, ma soprattutto non vogliamo che opere di recupero di vecchi manufatti o di aree ex industriali continuino a rimanere immutati ai posteri per decenni, e mi riferisco in provincia a quello che è stato ad esempio l’ospedale San Paolo di Savona, le aree ex industriali di Vado e della Val Bormida, gli ex cantieri navali, o come potrebbero diventare le ex aree Piaggio e le Cave Ghigliazza nel Finalese. Non vogliamo che la Sanità diventi una ring per lotte campanilistiche e di potere, ma bensì bisogna ricercare il miglior servizio e la migliore qualità delle sue strutture, anche a discapito di sacrifici e tagli ma nell’ottica di una maggiore organizzazione del servizio e della qualità, con un equa distribuzione delle Specializzazione senza sovrapposizioni o maldestre logiche di potere frutto di Politiche del momento. Dobbiamo iniziare a fare comunità, riscoprendo quei valori che sono da sempre stati il valore aggiunto di un Territorio Meraviglioso ma a volte terreno di battaglie, più che di ricerca di sinergie, confronto e valorizzazione di ogni realtà locale. Dobbiamo lavorare affinché la Storia di una città come Savona medaglia d’oro della Resistenza , non venga distrutta da una Destra Populista e Conservatrice, abbiamo di bisogno di Amministrazioni che sappiano valorizzare le peculiarità di una città che con il suo Porto, e il suo importante scalo Marittimo, sono oggetto di politiche occupazionali, ma anche Commerciali, e Turistiche. Quindi in una società e un territorio uscito distrutto da una lunga stagione di tagli e dismissioni di grandi siti industriali, con una riconversione post dismissioni che non è mai avvenuta, e che ha depauperato migliaia e migliaia di posti di lavoro, bisogna pensare a un nuovo sviluppo, veicolando sul nostro territorio investimenti privati per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi in aree che oggi sono abbandonate al degrado, o al graduale inutilizzo. Ma allo stesso tempo diciamo basta al consumo del Territorio, la nuova frontiera che noi Socialisti vogliamo evidenziare è quella della riqualificazione dei centri urbani nati negli 60/70 attraverso strumenti normativi come la moneta Urbanistica, strumento importante che ci permetterebbe il riutilizzo di stabili obsoleti sia dal punto strutturale che energetico, anche e soprattutto nel comparto dell’edilizia Pubblica. E a questo proposito mi viene in mente alcuni dati emblematici, il primo è che la maggior parte degli edifici in Liguria – circa il 60% secondo l’Associazione costruttori, è stata costruita prima del ’74, quando entrarono in vigore i primi criteri antisismici, e sono strutture non sicure, a partire dai centri storici, per arrivare all’edilizia scolastica; Il secondo dato è che, anche dove è stata fatta prevenzione, con studi per evidenziare i pericoli dei territori, spesso i comuni non li hanno adottati nei piani urbanistici. Insomma la Federazione Socialista deve intervenire con forza su questi temi, vuoi per ovvi motivi di sicurezza, ma anche per creare i presupposti finalizzati ad una riqualificazione del nostro patrimonio abitativo, che oltre ad una maggiore prevenzione sismica veda anche una pesante e corposa riqualificazione energetica delle strutture pubbliche e private, con una contestuale ricaduta sia in termini urbanistici che occupazionali. Sul tema dei Porti la battaglia è complessa, il superamento del dualismo o trialismo tra i tre maggiori porti Liguri continua a mietere immobilismo e incapacità di una Regione di creare quella Sinergia che avvantaggerebbe la movimentazione e il traffico. Interrompendo l’egemonia di Genova sul resto della Liguria, Savona deve crescere in termini di infrastrutture legate alla Portualità, la prossima apertura della tratta della Aurelia Bis è un primo debole passo verso un sistema viario e ferroviario che deve obbligatoriamente essere rimodernato con la creazione di nuove direttrici di traffico viario come il completamento dell’Aurelia Bis tra Albenga e Savona o la bretella Albenga/Predosa, opera importante del Ponente Savonese in direzione Piemonte e Lombardia per alleggerire i flussi Turistici che l’Autofiori ormai non è più in grado da sola di sostenere. Come non pensare ad una Federazione impegnata sul tema delle Politiche Sociali, legate agli anziani, e a chi vive in condizioni disagiate, come non occuparsi del tema dell’immigrazione e dell’integrazione, e come non occuparsi del mondo della scuola e dei giovani che sono il futuro della nostra società, prevedere una sempre più fattiva collaborazione tra il mondo scolastico in generale e il mondo del lavoro e dello Sport. La federazione Socialista sarà attenta sul territorio a verificare eventuali convergenze programmatiche con tutti quei Partiti, associazioni, organizzazioni , che sono disponibili a confrontarsi sui temi sopra esposti in un contesto pluralista e riformista senza veti preconcetti frutto di logiche elettorali o di consenso. E infine perché non affrontare il tema dell’acqua e quello della raccolta differenziata, temi importanti di questo millennio, temi su cui il Psi vuole capirci chiaro, quello che sta succedendo a Savona in casa Sat è chiaramente una cattiva gestione, e a pagarne le conseguenze sono i cittadini e le citta, tariffe che lievitano e citta sporca questo è il risultato di approssimazione, cattiva gestione, spartizione di potere, tutto il contrario di una gestione trasparente e improntata al miglioramento dei servizi e al contenimento dei costi, per non parlare del pasticciaccio dei due ambiti idrici/tre ambiti idrici, degli investimenti spalmati sulle spalle dei cittadini.

Da questo congresso è nata una nuova Segreteria e una Nuova Direzione del Partito, che deve porsi immediatamente due grandi obbiettivi, per primo la costituzione di 5 macro aree che dividano il territorio della Provincia in:

  • SAVONA CITTA’ E DINTORNI

  • VAL BORMIDA

  • LEVANTE DI SAVONA

  • FINALESE

  • ALBENGANESE

Ogni area dovrà avere un coordinatore che faccia riferimento agli organi del partito, e nello stesso tempo deve essere un punto di riferimento per la Segreteria, e per quelle che sono le dinamiche legate alla presenza continua sul territorio per la raccolta delle problematiche delle informazioni, che ci permettano di essere costantemente in prima linea per quanto riguarda l’informazione e gli incontri sul territorio con gli iscritti.

Ma il lavoro più importante che credo possa dare una svolta all’organizzazione della Federazione sono la presenza costante sui Network, e sui giornali online locali.

Inoltre dai laboratori dovranno uscire le idee con cui confrontarsi sul Territorio con I Sindaci e le organizzazioni di categoria al fine di iniziare a proporre idee e progetti, partendo dalle problematiche più semplici ma importanti per la vita di tutti i giorni, importante è anche il nostro confronto come segreteria e come Direzione con due mondi molto vicino ai giovani, come la scuola e lo sport, e su questi argomenti molto ci sarà da fare, e da dire, ma è dal contatto con i giovani che dobbiamo ripartire con le nostre idee e con la Nostra Storia, saranno loro i futuri Amministratori della nostre città, degli organismi di categoria, del mondo del lavoro, del mondo dell’Università, aprirci ai Giovani significa dare loro fiducia confrontarsi con nuove dinamiche di comunicazione, scoprirne i vantaggi e costruire una Federazione comunicativa in ogni angolo della Nostra Provincia.

E per concludere da domani ognuno di noi deve iniziare un percorso nuovo, un nuovo modo di pensare, dobbiamo iniziare insieme ad essere presenti, dobbiamo avvicinare i nuovi e vecchi compagni e dire loro il Partito c’è, e abbiamo bisogno di ogni piccolo aiuto che ci permetta di far crescere il consenso verso una nuova era di Socialismo nella nostra Provincia. Dobbiamo confrontarci con tutta la Politica sul territorio, dobbiamo far capire loro che noi ci siamo e solo noi siamo I Socialisti, e solo con noi si può parlare di riformismo e pluralismo…..tutto il resto sono solo false imitazioni. Grazie a tutti."

La federazione Socialista della Provincia di Savona.

Il Segretario Provinciale Giuseppe Ferrando (Franco)

La Vice Segretaria Sindaco di Stella, Marina Lombardi.

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