Per chi trascorre l’estate in provincia di Savona, che sia turista o residente, agosto è sinonimo di “Festa dei Gunbi”. Torna infatti anche quest’anno a Toirano, dal 2 al 5 agosto, uno degli eventi più attesi e amati della bella stagione.
Anche quest’anno alla Festa dei Gunbi troverete la cucina di carne al Parco del Marchese, quella di pesce a Le Giaire, la cucina vegetariana in piazza Rosciano e tanti golosi punti per le strade cittadine dedicate allo “street food” con tutti i prodotti più tipici delle nostre zone: dal Cycnus la farinata, dal Centro Anziani il michettin, dal Geode le bruschette, in piazza della Libertà le crèpes e il ricchissimo “piatto del sacrestano”, presso la parrocchia le fritture varie.
Abbiamo incontrato Anna Carrara, da tanti anni ormai presidentessa del comitato organizzatore, che ci racconta la storia di questa festa: “Siamo giunti al nostro trentunesimo anno di età e posso dire che la manifestazione nel tempo è cresciuta sempre di più: sia con l’ingresso di nuove associazioni, di giovani volontari e di tanti collaboratori carichi di entusiasmo, sia per l’attesa che sa generare nel pubblico. Basti pensare che siamo da poco usciti con la locandina sulla nostra pagina Facebook e nel giro di qualche ora abbiamo superato le 15000 visualizzazioni”.
Prosegue Anna Carrara: “Tutto è nato 31 anni fa con molteplici scopi: quello di far conoscere il nostro paese, il nostro territorio e i nostri prodotti tipici, quello di dare visibilità ai commercianti e alle botteghe storiche, che in quei giorni lavorano alacremente, ma soprattutto quello di raccogliere contributi per il tessuto associazionistico e del volontariato locale: solo per fare un esempio, dal 2003 al 2013 in dieci anni abbiamo donato 411mila euro alle associazioni, consentendo così di finanziare progetti e di comprare attrezzature (solo per citare un esempio, si pensi alla missione toiranese nel Sudan). E lo scorso anno siamo riusciti a distribuire 15mila euro in contributi”.
La “Festa di Gunbi” è ormai una macchina ben oliata, vissuta con gioia da giovani e famiglie di tutto il comprensorio e in vacanza nei nostri luoghi. Ma certo, non è tutto rose e fiori, come ci spiega ancora Anna: “Sicuramente in anni recenti con le nuove normative imposte dalle prefetture ci vuole un occhio in più per la logistica e la sicurezza. Per questo vogliamo dire un grande grazie al Comune di Toirano, con il quale abbiamo reinstaurato un dialogo costruttivo e che collabora con noi agevolandoci in ogni modo possibile in questo cammino burocratico. Ma i Gunbi sono una festa amata da tutti, per questo vogliamo ribadire la nostra amicizia ed eccellente collaborazione con la Pro Loco, con tutti i commercianti locali, con le associazioni e con tutte le forze che si occupano di sicurezza e di ordine pubblico, dai Carabinieri, ai Vigili del fuoco, fino alla Protezione civile e alla Croce Rossa”.
Questa grande “macchina” oggi si basa su un comitato organizzatore che, accanto alla presidentessa Anna Carrara e al vicepresidente Agostino Chiesa, conta 14 rappresentanti di tutti i punti di ristoro e vari consulenti esterni affinché tutto vada per il meglio. Ma ogni cosa avviene nel ricordo di un Grande Uomo che non c’è più: stiamo parlando di Mario Ceci, mancato due anni fa, storico presidente del Comitato. Anna Carrara lo ricorda così: “Era un grande comunicatore, sapeva tenere ottime relazioni con tutti, ed anche negli ultimi tempi, quando ormai era minato dalla malattia, non mancava a una riunione”.
Insomma: tutta Toirano diventa una vera grande famiglia per la Festa dei Gunbi. A proposito del nome, cogliamo l’occasione per chiarirlo una volta per tutte: si scrive e si pronuncia Gunbi con la N, non Gumbi con la M. Perché l’antico dialetto ligure ha delle regole fonetiche e di trascrizione ovviamente diverse rispetto alla lingua italiana e i “nostri cari vecchi” ci hanno spiegato che anche nella pronuncia quella N va fatta sentire, va “arrotondata in bocca”, scandita, quasi “coccolata”.
E ora che abbiamo parlato della storia e del passato, naturalmente terminiamo la nostra carrellata con un occhio rivolto al futuro. Conclude Anna Carrara: “Da quest’anno in via sperimentale adotteremo due containers attrezzati per le cucine, in modo da snellire al massimo le operazioni di montaggio e smontaggio svolte dai nostri volontari. Il container semplifica le cose, basta agganciarlo a un camion e trasferirlo in un’area di stoccaggio, consentendo anche ad altre associazioni di utilizzarlo, in maniera snella, per le proprie feste nell’arco dell’anno. E anche per questo vogliamo dire grazie al Comune che ci ha messo a disposizione gli spazi. Se l’esperimento funzionerà e si rivelerà soddisfacente, dall’anno prossimo acquisteremo altri container. Ma naturalmente il nostro progetto più grande è sempre quello di contribuire, sperando di farlo in modo sempre maggiore, alla solida rete di volontariato e di associazioni che arricchisce il nostro territorio”.