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Eventi | 28 luglio 2018, 07:30

Alla 31esima Festa dei Gunbi di Toirano tante novità ma nel rispetto della tradizione

Anche quest’anno troverete la cucina di carne al Parco del Marchese, quella di pesce a Le Giaire, la cucina vegetariana in piazza Rosciano e tanti golosi punti per le strade cittadine dedicate allo “street food”

Alla 31esima Festa dei Gunbi di Toirano tante novità ma nel rispetto della tradizione

Per chi trascorre l’estate in provincia di Savona, che sia turista o residente, agosto è sinonimo di “Festa dei Gunbi”. Torna infatti anche quest’anno a Toirano, dal 2 al 5 agosto, uno degli eventi più attesi e amati della bella stagione.

Anche quest’anno alla Festa dei Gunbi troverete la cucina di carne al Parco del Marchese, quella di pesce a Le Giaire, la cucina vegetariana in piazza Rosciano e tanti golosi punti per le strade cittadine dedicate allo “street food” con tutti i prodotti più tipici delle nostre zone: dal Cycnus la farinata, dal Centro Anziani il michettin, dal Geode le bruschette, in piazza della Libertà le crèpes e il ricchissimo “piatto del sacrestano”, presso la parrocchia le fritture varie.

Abbiamo incontrato Anna Carrara, da tanti anni ormai presidentessa del comitato organizzatore, che ci racconta la storia di questa festa: “Siamo giunti al nostro trentunesimo anno di età e posso dire che la manifestazione nel tempo è cresciuta sempre di più: sia con l’ingresso di nuove associazioni, di giovani volontari e di tanti collaboratori carichi di entusiasmo, sia per l’attesa che sa generare nel pubblico. Basti pensare che siamo da poco usciti con la locandina sulla nostra pagina Facebook e nel giro di qualche ora abbiamo superato le 15000 visualizzazioni”.

Prosegue Anna Carrara: “Tutto è nato 31 anni fa con molteplici scopi: quello di far conoscere il nostro paese, il nostro territorio e i nostri prodotti tipici, quello di dare visibilità ai commercianti e alle botteghe storiche, che in quei giorni lavorano alacremente, ma soprattutto quello di raccogliere contributi per il tessuto associazionistico e del volontariato locale: solo per fare un esempio, dal 2003 al 2013 in dieci anni abbiamo donato 411mila euro alle associazioni, consentendo così di finanziare progetti e di comprare attrezzature (solo per citare un esempio, si pensi alla missione toiranese nel Sudan). E lo scorso anno siamo riusciti a distribuire 15mila euro in contributi”.

La “Festa di Gunbi” è ormai una macchina ben oliata, vissuta con gioia da giovani e famiglie di tutto il comprensorio e in vacanza nei nostri luoghi. Ma certo, non è tutto rose e fiori, come ci spiega ancora Anna: “Sicuramente in anni recenti con le nuove normative imposte dalle prefetture ci vuole un occhio in più per la logistica e la sicurezza. Per questo vogliamo dire un grande grazie al Comune di Toirano, con il quale abbiamo reinstaurato un dialogo costruttivo e che collabora con noi agevolandoci in ogni modo possibile in questo cammino burocratico. Ma i Gunbi sono una festa amata da tutti, per questo vogliamo ribadire la nostra amicizia ed eccellente collaborazione con la Pro Loco, con tutti i commercianti locali, con le associazioni e con tutte le forze che si occupano di sicurezza e di ordine pubblico, dai Carabinieri, ai Vigili del fuoco, fino alla Protezione civile e alla Croce Rossa”.

Questa grande “macchina” oggi si basa su un comitato organizzatore che, accanto alla presidentessa Anna Carrara e al vicepresidente Agostino Chiesa, conta 14 rappresentanti di tutti i punti di ristoro e vari consulenti esterni affinché tutto vada per il meglio. Ma ogni cosa avviene nel ricordo di un Grande Uomo che non c’è più: stiamo parlando di Mario Ceci, mancato due anni fa, storico presidente del Comitato. Anna Carrara lo ricorda così: “Era un grande comunicatore, sapeva tenere ottime relazioni con tutti, ed anche negli ultimi tempi, quando ormai era minato dalla malattia, non mancava a una riunione”.

Insomma: tutta Toirano diventa una vera grande famiglia per la Festa dei Gunbi. A proposito del nome, cogliamo l’occasione per chiarirlo una volta per tutte: si scrive e si pronuncia Gunbi con la N, non Gumbi con la M. Perché l’antico dialetto ligure ha delle regole fonetiche e di trascrizione ovviamente diverse rispetto alla lingua italiana e i “nostri cari vecchi” ci hanno spiegato che anche nella pronuncia quella N va fatta sentire, va “arrotondata in bocca”, scandita, quasi “coccolata”.

E ora che abbiamo parlato della storia e del passato, naturalmente terminiamo la nostra carrellata con un occhio rivolto al futuro. Conclude Anna Carrara: “Da quest’anno in via sperimentale adotteremo due containers attrezzati per le cucine, in modo da snellire al massimo le operazioni di montaggio e smontaggio svolte dai nostri volontari. Il container semplifica le cose, basta agganciarlo a un camion e trasferirlo in un’area di stoccaggio, consentendo anche ad altre associazioni di utilizzarlo,  in maniera snella, per le proprie feste nell’arco dell’anno. E anche per questo vogliamo dire grazie al Comune che ci ha messo a disposizione gli spazi. Se l’esperimento funzionerà e si rivelerà soddisfacente, dall’anno prossimo acquisteremo altri container. Ma naturalmente il nostro progetto più grande è sempre quello di contribuire, sperando di farlo in modo sempre maggiore, alla solida rete di volontariato e di associazioni che arricchisce il nostro territorio”.

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