Autovetture che circolano in mezzo al verde a due passi da dove i bambini giocano e corrono in bicicletta, irregolarità nella raccolta differenziata e nelle potature, disordini notturni tra ragazzi con musica alta, alcolici e stupefacenti: continua la protesta degli abitanti del quartiere circostante al parco Fontana, in via Aquila a Finalborgo.
Si tratta di problematiche già segnalate spesso dai cittadini della zona a Savonanews, che però sembra proprio che non riescano a trovare una soluzione. E anzi, in estate, complice l’arrivo in massa dei turisti, il quadro si complica, con un numero sempre maggiore di automobili sull’erba, soprattutto nei weekend, e con contenitori della spazzatura sempre più “ingolfati” di sacchi che li circondano tutt’intorno.
Procediamo con ordine: le automobili. Spiegano i residenti del quartiere: “Abbiamo chiesto molte volte in Comune un dissuasore di traffico a scomparsa o una sbarra. In questo modo potrebbero avere facile accesso nel parco i mezzi di Finale Ambiente quando vengono all’alba a pulire e le forze dell’ordine quando riportano ordine a tarda serata nella zona, due fasce orarie in cui i bambini che giocano non ci sono. Ma nel pomeriggio, quando i piccoli corrono, sfrecciano in bici, inseguono un pallone, o anche nelle mattine d’estate o di domenica, quando non c’è scuola, il dissuasore dovrebbe impedire ogni accesso alle auto, perché è molto pericoloso. Tanto più che la zona è ricca di parcheggi circostanti, alcuni liberi e alcuni riservati ai palazzi… Quindi perché lasciare la propria vettura dentro un parco?”
E a proposito di forze dell’ordine: “Vorremmo dire un grazie ai carabinieri – commentano gli abitanti di via Aquila – perché spesso passano di sera a controllare la zona. Una volta abbiamo assistito alla scena di un ragazzino che come si dice in gergo stava ‘rollando’ una sigaretta con sostanze stupefacenti proprio in mezzo al parco su una panchina. A tarda sera arrivano qui ragazzini con musica alta, motorini rumorosi, birre o altri alcolici e persino sostanze illecite, a organizzare festini improvvisati che disturbano la quiete pubblica. Poi quando vanno via è il turno delle coppiette che si appartano in auto. E non vi diciamo per decenza che cosa troviamo nel parco il giorno dopo”.
E qui si entra nel settore del pubblico decoro: “Il passaggio in zona di Finale Ambiente non è proprio regolare e in mezzo al verde troviamo lattine, bottigliette, coppette per il gelato, pacchetti di sigarette, proprio dove giocano i nostri figli o nipoti. Ma il problema maggiore è dato dalla raccolta differenziata: lo smaltimento non è metodico e questi cumuli di sacchi sono antiestetici e puzzano. Abbiamo chiesto o bidoni più grandi o passaggi più frequenti. O meglio ancora tutte e due le cose insieme. Anche chi si rilassa nel parco fumando una sigaretta non sa dove buttare il mozzicone. C’erano dei cestini gettacarta, ma Finale Ambiente li ha rimossi perché qualcuno li usava come contenitori di sacchi della spazzatura in modo abusivo. Basterebbero dei cestini più piccoli progettati per i fumatori.
E infine anche il problema dello sfalcio è sentito: nel parco ci sono alberi con rami che pendono fino all’altezza della faccia dei bambini che sfrecciano in bici, tutto ciò è pericoloso. Fuori dal parco, invece, le erbacce sono talmente ramificate nei parcheggi che manca poco che si avvolgano attorno alle automobili. Per non parlare dei tombini, intasati di erbacce e fogliame, che in una zona esondabile sul greto di un corso d’acqua in caso di forti precipitazioni porterebbero conseguenze che non vogliamo nemmeno immaginare”.