“Noi siamo stati tra i primi comuni in Italia ad aderire alla pastasciutta antifascista”. Lo annunciano i rappresentanti dell’ANPI Cerialese, organizzatori di questo evento che domani sera giungerà alla sua settima edizione.
La vicenda (lo ricordiamo per chi non la conoscesse) viene riassunta così dall’ANPI nazionale: “Alla caduta del Fascismo, il 25 luglio del 1943, fu grande festa a Casa Cervi, come in tutta la nostra nazione. Una gioia spontanea di molti italiani che speravano nella fine della guerra, nella morte della dittatura. La Liberazione verrà solo 20 mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c'era solo la voglia di festeggiare. A Campegine, i Cervi insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla "birocia" che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso”.
Questa era la storia, ma adesso torniamo all’attualità. Ci racconta infatti l’ANPI Cerialese, con sede presso la Casa dei Circoli, delle Culture e dei Popoli di piazza Concordia: “Quando è nata questa iniziativa promossa dal Museo Casa Cervi, aderirono solo 14 circoli ANPI in tutta l’italia tra cui Ceriale, quest’anno invece siamo felici di vedere che sono diventati oltre 150. Questo importante progetto, nel quale abbiamo creduto fin dal primo momento, ha avuto un ulteriore consolidamento dopo che il nostro circolo ha organizzato lo scorso settembre una visita al Museo Cervi (leggi QUI). Inoltre abbiamo spesso invitato e ospitato negli anni qui a Ceriale Adelmo e Gelindo, discendenti di Aldo e di Gelindo, due dei fratelli trucidati dalla barbarie nazifascista. Lo stesso Gelindo prende il nome dal padre, che fu ucciso poco prima che lui vedesse la luce”.
L’appuntamento di Ceriale quest’anno comprenderà letture di Simonetta Pozzi dedicate all’antifascismo di ieri e di oggi, tratte da libri che raccolgono testimonianze di ex partigiani, molte delle quali ottenute proprio tramite il Museo Cervi, dove sono custodite interviste a nomi storici della Resistenza che ormai che non ci sono più.
Concludono dall’ANPI di Ceriale: “Sicuramente è bello vivere tutti insieme questo momento conviviale, ma non dimentichiamoci mai che la pastasciutta in realtà è solo un simbolo: l’evento è prima di tutto un’occasione per riunirsi a riflettere e fare fronte comune contro i nuovi fascismi, che oggi si esprimono attraverso tanti canali diversi, dall’odio razziale, al caporalato, allo sfruttamento, fino alle mafie che oltraggiano la dignità dell’individuo”.