Rifiuti ingombranti al Cep e discariche abusive, Comune di Genova, Municipio VII Ponente e Amiu stanno muovendo i primi passi per risolvere la situazione e prendere le adeguate e - si spera - efficaci e definitive contromisure. A comunicarlo è Yuri Pertichini, attivista molto noto nel quartiere che, nei giorni scorsi, ha scritto un formale esposto a Questura, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale e - via pec - a Comune di Genova, Asl e Amiu, “contro la situazione dei rifiuti abusivi”.
Pertichini, presidente del circolo Arciragazzi Prometeo, precisa che in questo caso sta agendo “da privato cittadino”. Ma l’impegno profuso è assolutamente identico. Anzi, probabilmente superiore. Il problema, infatti, è delicato, complesso e ricorrente. Dopo la prima lettera di una settimana fa, questa mattina l’autore dell’esposto è tornato sull’argomento: “Qualcosa in settimana si è mosso, ma siamo ancora lontani da una risoluzione effettiva e visibile del problema”.
Nel suo puntuale aggiornamento, Pertichini informa che “martedì scorso c’è stato un sopralluogo con Amiu, Municipio e Comune di Genova, presente anche l’assessore alla sicurezza Stefano Garassino (oltre al presidente del Municipio Claudio Chiarotti e la consigliera comunale Cristina Lodi), che è servito a condividere la conoscenza del problema fra soggetti diversi. Il Comune, da parte sua, ha individuato alcune aree ‘più sensibili’ in cui in prospettiva installare delle telecamere per un intervento che possa essere di controllo e repressione. Non sono noti i tempi e le modalità d’intervento. Un provvedimento simile è stato definito anche a livello municipale, approvando la spesa per telecamere mobili da parte della Polizia Municipale”.
Pertichini aggiunge anche che, “a quanto risulta a me, non si hanno informazioni circa le attività eventualmente intraprese da Polizia di Stato e Carabinieri a seguito dell’esposto, né se le stesse si sono fra loro coordinate. Nessun riscontro è arrivato neanche da parte dell’Ufficio Igiene dell’Asl, né tantomeno una qualche indicazione circa l’eventuale incompetenza di tale ufficio in merito alla situazione esposta”.
Ma come si procederà adesso? Pertichini risponde: “A partire da lunedì 23 luglio sono in previsione altri sopralluoghi (in data da definirsi al rientro di alcuni responsabili) con Amiu per attivare un processo di sgombero dei rifiuti. In tal senso i presenti di Amiu al sopralluogo già effettuato hanno iniziato a ipotizzare il numero e la tipologia dei mezzi necessari, in attesa di decisioni formali. Mi fa piacere che il presidente Ivan Strozzi si stia personalmente interessando alla vicenda e mi abbia contattato con grande velocità, dando massima disponibilità. Nel contempo, i cittadini del Cep, in particolar modo quelli dei comitati, si sono impegnati a far circolare la notizia che non vi sarà tolleranza e che verranno messe delle telecamere”.
Le zone maggiormente critiche, come Pertichini ha evidenziato nell’esposto dei giorni scorsi, sono via della Benedicta, via Martiri del Turchino, via Podestà, via Cravasco. “La situazione al Cep, come attestato dalle immagini che ho allegato all’esposto, è ormai insostenibile e deriva da un grave clima di illegalità, che non attiene gli abitanti, che anzi ne sono vessati e impauriti. Le condizioni generali sono allo stremo, com’è facile verificare. I rifiuti sono con ogni evidenza scarichi ‘organizzati’ di smaltimento e non di privati cittadini. Spesso trattasi degli stessi ‘pezzi’ lasciati in parte in un punto raccolta e parte in punti poco lontani, facilmente riconoscibili; vi sono armadi interi, materassi legati fra loro che con ogni evidenza sono svuotamenti di magazzini e ogni sorta di rifiuto solido di grandi dimensioni che viene scaricato da furgoni che velocemente si accostano, si liberano del materiale e ripartono”.
Man mano che passano i giorni, il quadro peggiora: “Anche il ‘normale’ servizio di Amiu è problematico a causa del resto dei rifiuti presenti. Nonostante quindi qualcosa si stia muovendo, la situazione attuale all’atto pratico è inalterata e anzi in qualche punto addirittura peggiorata. E’ quindi necessario, pur in un quadro in cui alcuni processi sembrano essersi avviati, fare presto, sia perché le condizioni sono le stesse sia perché in alcuni punti è del tutto inutile mettere le telecamere se non si toglie prima il materiale presente. Oggi piove forte e ci s’immaginano le decine di materassi presenti che s’inzuppano, in attesa del sole che li farà puzzare”.
Quello che occorre, al di là degli impegni del momento, è un piano complessivo. Perché i centri di raccolta non sono presidiati e perché molti, pur assistendo ai conferimenti abusivi, restano inermi, “per paura - dice Pertichini - della loro stessa incolumità, essendo in molti casi persone anziane”.
Ecco allora che la seconda parte del lavoro, quella di prevenzione, si annuncia non solo come la più delicata, ma anche la più importante. “E’ diritto di un cittadino - conclude Pertichini - non solo segnalare reati, ma anche occuparsi di un territorio che, come nel mio caso, è stato il luogo in cui sono cresciuto, in cui vivono i miei parenti e in cui svolgo da oltre trent’anni attività di volontariato”.