Non Una Di Meno sul Consiglio Comunale di ieri relativamente alla discussione sui consultori:
"Ieri in commissione consiliare l’assessora Fassio ha espresso il proprio parere favorevole alla riforma dei consultori genovesi, con una argomentazione vuota e al limite dell'ovvietà: 'Io sono per il cambiamento, i consultori da almeno vent’anni non funzionano e questa riforma inserisce elementi di cambiamento, quindi è da sottoscrivere.'
Nulla importa la direzione che prende il cambiamento, se inserisce elementi di innovazione, di adeguamento tecnologico, di implementazione e formazione della dotazione organica, oppure, come è il caso del procedimento in atto, pretende di sopperire a tutto questo con la revisione dell’assetto direzionale dei servizi. Abbiamo proposto come Nonunadimeno 10 domande, che esplicitano tutte le riserve sulla riforma semplicistica di un sistema complesso: la risposta della giunta comunale è stata evasiva come quella che abbiamo ricevuto in Regione dall’assessora Viale. Nel misto di arroganza e superficialità nulla cambia secondo le assessore, e al contempo la riorganizzazione si presenta come rinnovamento. Nessuna risposta però sull'espressione dei bisogni della popolazione, sul merito della programmazione socio-sanitaria e della organizzazione dell’integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari, nessun impegno a sorvegliare gli effetti della riforma rispetto alla domanda dell'utenza. Molto timida la posizione delle rappresentanti della ASL 3 presenti in aula: se da un parte hanno affermato che le prestazioni consultoriali manterranno accesso libero e gratuito, dall’altra non hanno saputo indicare con certezza se ci sarà un accorpamento dei consultori sul territorio, in che modo sarà adeguata la pianta organica, quali saranno gli indicatori di valutazione degli effetti della riforma sulla qualità dei servizi.
“Per il momento tutto rimane com’è”, hanno ripetuto, e non è una grande notizia, considerato che per il momento l’atto aziendale non ha avuto approvazione definitiva da parte della giunta regionale. Nessun commento alla mozione in discussione che chiede alla Giunta Bucci di adoperarsi presso la Regione Liguria perché il provvedimento sia sospeso e venga avviato un tavolo di confronto per il rilancio dei servizi consultoriali con la definizione dei caratteri che li rendano adeguati al bisogno di salute del territorio ed il mantenimento dell’accesso libero e gratuito. Le nostre riserve sono condivise da molti altri soggetti, dai sindacati agli ordini professionali, dalle associazioni delle utenti alle scuole: siamo riuscite a rallentare la marcia del provvedimento, abbiamo portato alla luce un processo che altrimenti sarebbe passato in silenzio sulle teste della popolazione genovese, continueremo a chiedere alle amministrazioni che siano mantenuti i criteri di legge nell’erogazione dei servizi consultoriali, a garanzia delle esigenze socio-sanitarie delle e dei genovesi, perché 40 anni di cultura della salute e della prevenzione non vengano dispersi e trasformati in prestazioni medicalizzanti o peggio in risposte del privato a fronte della carenza dei servizi pubblici. Siamo pronte a tornare in piazza per affermare il diritto alla salute delle donne e della pluralità di famiglie che vivono sul territorio.