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| 06 luglio 2018, 13:28

RIutilizzo ARTistico ECOlogico: arriva la mostra RiArtEco

Dopo aver viaggiato per tutta la penisola arriva anche a Genova l'esposizione del movimento artistico RiArtEco, il cui fine è aiutare le istituzioni a sensibilizzare i cittadini alla cultura del riciclo e dell'ecologia

RIutilizzo ARTistico ECOlogico: arriva la mostra RiArtEco

Partita da Messina e dopo aver toccato Ladispoli, Siena e Livorno, è arrivata a Genova, ultima tappa del tour, la mostra di opere d’arte realizzate dal riciclo dei materiali RiArtEco.

Inaugurata dall’assessore all’ambiente del Comune di Genova Matteo Campora giovedì 28 giugno la mostra resterà aperta fino a venerdì 27 luglio, dalle ore 8.30 alle ore 19, nel loggiato di Palazzo Tursi. RiArtEco è il segno dell'impegno costante di artisti, designer, curatori, rappresentanti delle istituzioni e semplici cittadini in difesa dell’ambiente. Il movimento artistico RiArtEco si affianca alle pubbliche amministrazioni con l’intento di aiutare a sensibilizzare ed educare i cittadini affinché le pratiche di separazione dei materiali di scarto e il risparmio di risorse siano un obiettivo comune.

RIutilizzo ARTistico ECOlogico, dove un numero consistente di artisti, quest’anno 47, vengono aggregati dall’omonimo Movimento in una mostra itinerante di arte realizzata utilizzando materiali di scarto. Ogni anno, quella del 2018 è la quattordicesima edizione, viene proposta al pubblico una nuova raccolta di artisti ed opere inedite. Le opere non sono realizzate esclusivamente con materiali di recupero ma contengono degli scarti che diventano parte integrante delle opere proposte. Durante la visita a RiArtEco 2018 possiamo ammirare opere di design, sculture ed opere pittoriche. Il denominatore comune è il riutilizzo, il cercare la sfumatura d’arte in un oggetto apparentemente inutile, gettato, rifiutato. RiArtEco invita a condividere le opere ed a riappropriarci della nostra cultura millenaria, riacquisire l'abitudine contadina di valorizzare e trasformare i residui in modo da nutrire l’ambiente preservandolo. Imparare dalla natura a trasformare quanto non ci serve più utilizzando un ciclo virtuoso dove i materiali vengono differenziati ed aggregati per tipologia, pronti a nuovi utilizzi.

RG

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