“Gentile Sig. Sindaco, oramai da tempo leggo di sue quasi quotidiane esternazioni rivolte nei confronti di questo, o quell’assessore componente la sua Giunta, con annunci roboanti di rimpasti e lamentele. Nel mio ruolo di vice sindaco e componente del gruppo politico di maggioranza relativa della sua Amministrazione - Lega Nord - mi permetto di invitarla a procedere con maggiore cautela e con una corretta gestione politica di eventuali criticità che lei ritenesse individuare nell’azione dei singoli assessorati”.
Un perentorio Massimo Arecco, vice sindaco e assessore comunale, ha messo in luce una difficile situazione della giunta comunale savonese ora come non mai così traballante, destabilizzata proprio dallo stesso sindaco Ilaria Caprioglio. È da qualche mese che si vocifera di un imminente rimpasto che coinvolgerebbe gli assessori e il primo dito è stato puntato da tempo verso l’assessore alle Politiche Giovanili Barbara Marozzi che però a più riprese è stata blindata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Ed è proprio il governatore di Forza Italia, che in passato aveva bacchettato pubblicamente la prima cittadina per le decisioni di voler cambiare in corsa, ad aver dato l’assenso per la sostituzione degli assessori e a finire nel mirino questa volta i forzisti, l’assessore all’ambiente Piero Santi e Ileana Romagnoli (i servizi sociali sembra la delega con più difficoltà) oltre proprio al vice sindaco Arecco. Non sarebbe piaciuta infatti al sindaco Caprioglio la gestione dell’urbanistica e delle infrastrutture e così nel calderone sarebbe finito anche il suo vice. Le prime voci danno, con un nuovo assessorato però, la discesa in campo di Roberta Casapietra, ex assessore all’ambiente e all’urbanistica del comune di Albisola Superiore, rimarrebbe per ora top secret il nome del sostituto degli assessori “a rischio” citati.
“Il mio timore è che, continuando, con siffatta modalità di conduzione della gestione della maggioranza che la sostiene, lei possa ingenerare inutili tensioni e disaffezioni da parte di coloro che, quotidianamente e con sacrificio sono dediti ad amministrare la nostra città. Personalmente sono impegnato a gestire talmente tante criticità del nostro comune ed a programmare una mole considerevole di iniziative legate all’urbanistica, al traffico, al Priamar e via discorrendo che sinceramente trovo poco edificante aprire il giornale e leggere di sue personali insoddisfazioni sull’operato di uno dei settori di mia competenza. Proprio perché, per formazione mentale, sono abituato al confronto, dal quale non mi sottraggo mai, penso che tale principio debba essere applicato anche nel nostro gruppo che ha il difficile compito con lei, di rimettere in sesto e governare una città”, continua nella sua lettera Arecco, indirizzata al sindaco Caprioglio e ai direttori dei quattro quotidiani della provincia online e cartacei, firmata anche dall’assessore allo sviluppo economico e attività produttive Maria Zunato, che più di un anno fa ha sostituito Cristina Bellingeri, ex assessore ai servizi sociali poi passati in mano a Ileana Romagnoli.
“Se prenderò le deleghe di Paolo Ripamonti? - continua Arecco, interpellato sulla possibile sostituzione del neo senatore della Lega, ancora in carica come assessore alle politiche della sicurezza ma che a breve annuncerà le sue dimissioni- tutto può succedere, ma io rispondo solo al sindaco e al mio partito e a nessun altro”.
L’assessore al bilancio e alle partecipate Silvano Montaldo non si muoverà invece, le lusinghe del neo sindaco di Imperia, suo amico di lunga data Claudio Scajola lo hanno tentato ma una scelta di responsabilità verso la città in evidenti problemi finanziari e con il problema Ata/Cima Montà lo hanno portato a declinare l’offerta.
Il problema però si allarga a tutta la maggioranza, infatti nella giornata di ieri, la lista civica 2.0 del sindaco Ilaria Caprioglio (composta da Gianni Dogliotti, Elda Olin Verney, Andrea Sotgiu, Alessandro Venturelli, Simona Saccone e Alberto Marabotto) si è dichiarata delusa dall’operato e dalle parole del primo cittadino rispetto alle ormai prossime assegnazioni, chiedendo un maggiore confronto sulle future decisioni. Le voci passate sull’ingresso in giunta della consigliere Olin si sono affievolite e la lista rimarrebbe così a “bocca asciutta”.