Da ieri alle 12.00 fino alle 12.00 del 17 settembre le aziende che sono interessate possono partecipare al bando per l’area di crisi complessa del savonese.
La strategia per il rilancio, basata sul sostegno finanziario agli investimenti nel settore manifatturiero, sul potenziamento della logistica connessa alle attività portuali e sul rilancio dell’occupazione, è attuata attraverso il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI), elaborato e gestito da Invitalia.
Il PRRI prevede l’impegno di risorse pubbliche per complessivi 40,7 milioni di euro (20 milioni stanziati dal Governo, il Mise finanzierà i progetti superiori per costo a 1,5 milioni di euro, mentre la Regione finanzierebbe quelli al di sotto di questa somma) ed è stato approvato con l’accordo di programma del 30 marzo 2018 scorso siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e le organizzazioni sindacali.
Il progetto è composto da: incentivi per gli investimenti, politiche del lavoro, aree produttive disponibili, infrastrutture, networking con il sistema del credito, servizi di informazione.
Dopo il primo incontro che si è svolto nella sede dell’Unione Industriali di Savona, in cui sono state presentate le modalità di accesso all’incentivo per poi proseguire con gli incontri per discutere nello specifico il proprio progetto imprenditoriale oltre a chiarire le finalità e le procedure di adesione al bando, sono in programma nelle prossime settimane altre giornate a Palazzo Nervi e in Val Bormida.
“Si tratta di un’occasione unica, straordinaria, irripetibile, se riusciamo ad “agganciare” le aziende si dà una svolta importante per tutto l’indotto lavorativo, diciamo che è un ultima chance da non perdere.
Ho la sensazione che su determinate aree ci sia grande interesse, auspico che sia altrettanto anche per la Val Bormida. Lo strumento delle infrastrutture è fondamentale, il casello di Bossarino e strada di scorrimento di Vado sono vitali per la nostra Provincia, necessarie per la piattaforma Maersk” spiega Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona.
L’area di crisi complessa del savonese comprende i 21 Comuni della provincia di Savona e Val Bormida: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale, Vado Ligure, Quiliano, Villanova d’Albenga.