Politica - 26 giugno 2018, 18:10

Il Consiglio di Stato respinge la richiesta dell'associazione Albergatori Alassio contro il patto del turismo della Regione

L'assessore Berrino: "Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ci dà ragione. Ora basta carte bollate, lavoriamo assieme per la promozione di tutti i territori"

 

“Anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento del Comune di Alassio che, aderendo al Patto per il turismo, ha introdotto l'applicazione dell'imposta di soggiorno. Dopo il Tar, quindi, anche il massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione pubblica ci ha dato ragione”. Lo comunica l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino, che esprime soddisfazione in merito alla pronuncia, di queste ore, del Consiglio di Stato, che ha rigettato la richiesta di annullamento, presentata dall'Associazione Albergatori di Alassio e alcuni hotel, della delibera del Comune di Alassio, del 28 dicembre 2017, sull'applicazione dell'imposta di soggiorno, prevista dal Patto per il turismo di Regione Liguria.

“L'imposta di soggiorno – continua l’assessore Berrino - prevista dal Patto per il turismo, è lasciata a discrezione dei singoli Comuni nell'applicazione, ma costituisce una risorsa importante per le amministrazioni locali che da essa possono trarre quelle risorse indispensabili per la promozione del proprio territorio e per rendere sempre più efficienti i servizi al turista. Il Consiglio di Stato, nella motivazione del respingimento della richiesta di sospensiva, ha anche sottolineato l’esiguità della tassa, che non fa emergere ‘attuali e concreti pregiudizi di gravità tale da giustificare l’accoglimento’. A questo punto, auspico che vengano finalmente messe da parte le carte bollate e che si inizi un lavoro corale con tutte le amministrazioni, le associazioni e le imprese di settore per promuovere il territorio ligure, puntando su qualità e servizi al turista”.

 

 

c.s.