Politica - 26 giugno 2018, 18:15

Finale Ligure, la minoranza contro TravelBird: "Un grave danno di immagine per la città"

Per Finale, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto: "Chiediamo alla maggioranza un'azione contro il portale olandese e il lancio di iniziative promozionali che compensino queste critiche"

Ha avuto una eco enorme, negli ultimi giorni, l’articolo pubblicato dal quotidiano La Repubblica e basato su una statistica condotta dal portale olandese TravelBird, secondo cui Finale Ligure sarebbe annoverabile tra “le spiagge più care del mondo”.

Feroce e compatta l’indignazione dei consiglieri comunali di minoranza Simona Simonetti (Per Finale), Davide Badano (Movimento 5 Stelle) e del gruppo misto composto da Marinella Geremia, Nicola Viassolo, Giovanni Ferrari Barusso e Lorenzo Operto. Tanto che i suddetti consiglieri invitano la maggioranza: “Ad intraprendere specifiche azioni nei confronti del sito Olandese TravelBird per riparare il danno di immagine ingiustamente arrecato alla città di Finale Ligure. Ad interessare formalmente la Camera di Commercio “Riviere di Liguria” e l’Assessorato al Turismo della Regione Liguria sulle azioni intraprese. Ad attuare entro 30 giorni adeguate iniziative promozionali per contrastare il danno inflitto all’immagine, all’offerta turistica e all’economia della Città”.

Così i sei consiglieri riassumono brevemente la vicenda: “Il 12 giugno è apparso su Repubblica Viaggi un articolo dal titolo “Spiagge care e convenienti nel mondo. Se Finale Ligure fa pari con gli eden del Pacifico”, dove viene dato conto di un’arbitraria classifica delle “spiagge più care al mondo”, predisposto da un sito olandese di viaggi, denominato TravelBird; ai vertici di tale ingenerosa classifica è stata posta la nostra Città, delineando l’irrealistico costo di 76,59 euro per trascorrere una giornata al mare.

Ma la classifica predisposta non dà conto dei criteri impiegati e neppure se essi siano stati uniformemente applicati per tutte le 330 spiagge oggetto dell’indagine sui prezzi; in particolare il costo indicato per l’accesso ad uno stabilimento balneare non riporta alcuna specificazione, giungendo a far ritenere che la stessa tariffa, comunque eccessivamente elevata, possa praticarsi prescindendo dal momento stagionale, dal giorno della settimana, dai servizi offerti o da altri importanti parametri per la determinazione del prezzo.

Riteniamo che la mancata indicazione degli specifici criteri seguiti, potrebbe portare il lettore a ritenere che il prezzo rilevato possa essere applicato indipendentemente da qualunque condizione, come se un unico accesso, il giorno di Ferragosto, in prima fila, con tutti i possibili servizi offerti, potesse avere lo stesso costo giornaliero di una settimana, in bassa stagione, con la selezione di minori servizi ed in posizione meno appetibile. La parzialità dell’indagine del sito in oggetto è seccamente smentita dai prezzi normalmente applicati, che possono scendere fino a 4 euro a persona nei mesi di Giugno a Settembre, con sdraio, ombrellone e cabina comune".

I consiglieri prendono in esame anche altre conseguenze: “L’articolo di Repubblica è stato successivamente ripreso da numerose testate locali e nazionali, con grave pregiudizio per l’offerta turistica della Città, apparsa ingiustamente dispendiosa e non all’altezza di località più blasonate; Quindi il danno arrecato all’immagine turistica della nostra Città potrebbe avere conseguenze importanti sulle future presenze, in particolare di turisti Europei, con gravi ripercussioni economiche ed occupazionali in un paese dove, nonostante gli sforzi intrapresi per la destagionalizzazione, il turismo balneare costituisce la più significativa quota di arrivi e presenze turistiche”.

A. Sg.