Attualità - 25 giugno 2018, 17:09

Maturità, l’ultima volta della temuta terza prova: gli studenti savonesi impegnati con il 'quizzone' (VIDEO)

Le materie gestite dai professori esterni quelle che hanno messo in difficoltà generalmente i maturandi dei licei savonesi. Ora spazio all’orale

Dopo i primi due scritti oggi è stato il turno della temutissima terza prova, il cosiddetto “quizzone”. 1900 studenti savonesi si sono cimentati in domande aperte, a risposta multipla, problemi, analisi o sviluppo di progetti sulle materie, che al massimo potevano essere cinque scelte dalla commissione. 

Una vera e propria incognita che ha messo a dura propri i maturandi.  Come abbiamo fatto per la prima prova siamo andati in mezzo agli studenti dei licei savonesi per farci raccontare com’è andata, quali materie erano presenti nella terza prova e cosa li ha messi in difficoltà.

“Avevamo spagnolo ed arte con professori interni e tedesco e chimica esterne, che sono le materie che ci hanno messo più in difficoltà, gli argomenti che dovevamo trattare erano un pò diversi da come li abbiamo messi in pratica durante l’anno, siamo andati un pò di crisi - spiegano Margherita Rossi e Alessia Pizzorno della classe 5G del Liceo Linguistico Chiabrera - per l’orale temiamo tedesco, la prof.ssa non la conosciamo e chimica, per il resto speriamo tutto bene”.

“Informatica, scienze, filosofia e inglese le materie che abbiamo affrontato, sinceramente la lingua straniera era più tosta perché l’argomento era generale ed era difficile focalizzare la risposta - dicono due studenti del Liceo Scientifico Grassi - all’orale la paura più grande si concentra sulle materie che non abbiamo ancora affrontato, italiano, fisica e di nuovo matematica. Quelle in cui ci sono gli esterni sono generalmente più difficili”.

“Sono uscite matematica, sicurezza, inglese e topografia, la più difficile è stata quest’ultima anche perché ci sono molti argomenti, da sapere in modo preciso e con molte formule, ce la siamo comunque cavata bene - continuano Andrea Menozzi, Francesco Angelicchio, della 5b Geometri dell’Istituto di Istruzione superiore Boselli Alberti - per l’orale italiano e storia, siamo comunque preparati, abbiamo preparato la tesina, i nostri argomenti, dovrebbe andare abbastanza tranquillamente”.

“Matematica e impianti le più difficili ma ce l’abbiamo fatta -spiegano Emanuele Melis 5B Elettrotecnica e Giada Magini 5E Grafica Comunicazione del liceo Ferraris Pancaldo - per l’orale temo inglese e l’ansia sicuramente, siamo ad un passo dalla fina ma ce la faremo”.

“Abbiamo avuto scienze, filosofia, storia e tedesco, onestamente pensavo peggio ma alla fine ragionando bene siamo riusciti a rispondere alle domande. Scienze non ci aspettavamo dei quesiti che hanno mandato in crisi tutta la classe. Temo il fatto che vengano fatte domande a cui non so rispondere e non vorrei fare scema muta - spiega Carlotta Cialfi insieme al suo compagno di classe Nicoló Santi della 5D Linguistico del Liceo Della Rovere - il colloquio finale con i professori mette sicuramente ansia, per via dell’imbarazzo potresti non rispondere”.

Tre ore sui banchi quindi ricchi di tensione ma dal prossimo anno si cambia la modalità, che verrà sostituita dal test Invalsi. Alcuni giorni separano quindi gli studenti savonesi dalla tanta sospirata conclusione degli studi. 

Luciano Parodi