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Politica | 22 giugno 2018, 11:47

Proposta del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè: ridurre i pedaggi della A10 per residenti e pendolari

"Anche perché – continua il deputato – si parla spesso di assicurare la continuità territoriale, riferita per lo più ai collegamenti con le nostre isole maggiori, ma il concetto di questo strumento legislativo europeo, nato per garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, deve essere interpretato anche in maniera più estensiva in quanto il disagio dei collegamenti può essere declinato in maniera diversa a seconda dei contesti territoriali"

Proposta del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè: ridurre i pedaggi della A10 per residenti e pendolari

“Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovrà stipulare con l’Associazione italiana società concessionarie e trafori (AISCAT), un accordo per ridurre del 70% l’importo del pedaggio della tratta autostradale A10 Genova Pegli-Ventimiglia ai residenti della Regione Liguria e ai lavoratori e studenti nelle province di Genova, Savona e Imperia”: Questa la proposta di legge, presentata alla Camera dei deputati, dal parlamentare di Forza Italia Giorgio Mulè.

"A fronte di un’offerta deficitaria e penalizzante – spiega Mulè, che è anche componente della commissione Trasporti – soprattutto in termini di servizi ferroviari, come giustamente lamentano vari comitati di utenti del Ponente ligure, l’unico mezzo per rispettare orari ed impegni è rappresentato dalle quattro ruote. Ma per percorrere ad esempio i circa 160 chilometri della tratta da Genova a Ventimiglia oggi si pagano ben 19,70 euro che diventano quasi 40 euro in caso di andata e ritorno, un costo anzi un salasso impressionante e di gran lunga superiore a tratte autostradali italiane di identico chilometraggio. Rendere il tutto meno gravoso per le tasche soprattutto dei pendolari delle province di Imperia, Savona e Genova rappresenta una priorità".

"Anche perché – continua il deputato – si parla spesso di assicurare la continuità territoriale, riferita per lo più ai collegamenti con le nostre isole maggiori, ma il concetto di questo strumento legislativo europeo, nato per garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, deve essere interpretato anche in maniera più estensiva in quanto il disagio dei collegamenti può essere declinato in maniera diversa a seconda dei contesti territoriali: il contesto ligure è ormai unanimemente considerato un contesto disagiato per la sua particolare conformazione geografica. Lavoratori e studenti delle province di Genova, Savona e Imperia non possono più attendere a loro spese i tempi del completamento di fondamentali infrastrutture viarie e ferroviarie: la tratta Andora- Finale Ligure, ad esempio, dovrebbe essere consegnata nel 2025. Serve dunque che lo Stato dia una risposta concreta in tempi brevissimi. E questa proposta di legge – conclude Mulè –, che spero possa avere in Parlamento la più ampia condivisione, è un primo e importante passo nella direzione giusta".

rg

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