Politica - 21 giugno 2018, 17:44

Regione, Lunardon: "L'autonomia finanziaria dei porti una priorità"

"I porti liguri, che costituiscono il sistema portuale più forte d’Italia, meritano l’autonomia. Su questo tema siamo disposti a collaborare con la Giunta Toti come abbiamo già detto tempo fa in Consiglio."

Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria afferma: "Consideriamo positivo che sia ripartito il percorso sull’autonomia regionale avviato dal precedente Governo, a seguito dell’impulso dato a questo processo da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni.
Se questo percorso proseguirà nel solco dell’articolo 116 della Costituzione senza inutili tentazioni secessionistiche noi abbiamo già annunciato la nostra disponibilità a contribuirvi".

"In particolare crediamo che il tema centrale sia l’autonomia finanziaria dei porti. Fatta la riforma della portualità dal Ministro Delrio nella passata legislatura oggi siamo chiamati a un passo in avanti: premiare i porti più competitivi mettendoli in condizione, tramite una compartecipazione al gettito erariale generato da quegli stessi scali, di avere più risorse per gli investimenti in infrastrutture.
I porti liguri, che costituiscono il sistema portuale più forte d’Italia, meritano l’autonomia. Su questo tema siamo disposti a collaborare con la Giunta Toti come abbiamo già detto tempo fa in Consiglio.
A Toti chiediamo di venire a riferire prontamente in commissione sull’avanzamento di questo percorso, di coinvolgere le parti sociali e di costruire insieme una proposta comune che rappresenti davvero tutta la comunità ligure e che consenta di unire le forze, per conseguire l’obiettivo dell’autonomia finanziaria dei nostri porti"
continua Lunardon.

"Una mozione da noi proposta e votata a larga maggioranza in Consiglio impegna Toti a formare una delegazione, aperta anche ai rappresentanti delle minoranze, titolata a trattare con il Governo sull’autonomia. Se condivideremo la sostanza delle proposte siamo disponibili a farne parte" conclude.

cs