La vittoria di Marco Melgrati ad Alassio e il risultato di Claudio Scajola ad Imperia rischiano di destabilizzare il “modello Toti” e quell’arancione sotto il quale si vorrebbero riunire tutti i partiti di centrodestra, ma che ora pare stia iniziando a perdere qualche colpo.
Certo molto farà anche il ballottaggio di domenica che potrebbe, secondo qualcuno, dare il colpo di grazia alla crescita che, fino a qualche tempo fa sembrava “inarrestabile”.
Ad analizzare il voto e ad avere una visione diversa oggi è il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza che ha sempre fatto proprio il modello Toti, quello delle alleanze di partito.
Afferma Vaccarezza: “Avrei voluto attendere il 24 di giugno, il giorno dei ballottaggi, per fare con voi alcune considerazioni sull’esito di questo voto amministrativo in Liguria, ma ho letto troppe sciocchezze e troppe forzature per non fare alcuni commenti prima del ballottaggio.”
“Stanno provando a dire che il modello Toti è finito, che il buon governo del centrodestra in Liguria non c’è più così come non ci sono più le grandi vittorie del centrodestra.
Vale per questo la pena ricordare cosa è avvenuto negli ultimi 3 anni.
Nel 2015 Toti diventa presidente della Regione Liguria e nasce il modello Toti che è il consolidamento di un’alleanza. La squadra viene prima del singolo e prima delle aspirazioni personali.
Nel 2016 rivinciamo Loano e vinciamo il comune di Savona.
Nel 2017 vinciamo Borghetto e Cairo Montenotte così come Genova e La Spezia.
Oggi ci ritroviamo con l’80% dei liguri sono governati da sindaci del centrodestra.
2 delle 4 provincie sono di Centrodestra e la Provincia di Savona non lo è solo perché non abbiamo ancora rivotato.
In provincia di Savona sono andati ad elezioni 7 comuni.
Rialto, Sassello e Laigueglia sono tutti sindaci di centrodestra.
Altri comuni un po’ più grandi sono andati al voto Cengio e Carcare che hanno completato la rivoluzione di centrodestra in Val Bormida.
A Ceriale abbiamo dimostrato che quando il centrodestra non riesce a far valere la ragione dell’unità, quella che Giovanni Toti ha fatto diventare un mantra il centrodestra si divide e perde.
Ad Alassio si sono concentrare le attenzioni di tutti ma vorrei sottolineare che la differenza tra la lista che ha vinto e quella di Enzo Canepa che rappresentava e rappresenta il centrodestra è di 200 voti. Noi avevamo proposto Melgrati di correre insieme con un ruolo diverso lui ha scelto di correre da solo. A volte correndo da soli si va più veloci, ma raramente si va più lontano e noi crediamo nella logica della squadra"
Conclude Vaccarezza: "E se domenica prossima anche solo una tra le due - la rossissima Sarzana e Imperia – vedessero vincere uno dei due candidati che rappresentano il modello Toti quelle campane che qualcuno tenta di suonare a morte suonerebbero a festa.”