Nello scorso consiglio comunale di Savona la Lega aveva presentato una mozione poi approvata sulla sostituzione con un nuovo angiografo per l'ospedale San Paolo di Savona, le discussioni non sono tardate ad arrivare sia dal Santa Corona di Pietra Ligure che con la costituzione di un gruppo di lavoro da parte dell'Asl2 per decidere dell'utilità o meno del macchinario. In seguito a questi sviluppi il comitato Amici del San Paolo di Savona ha illustrato diverse criticità.
"L'ASL2 ha costituito un gruppo di lavoro per valutare l’acquisizione di un angiografo per l’Ospedale San Paolo di Savona. E' certamente un passo avanti dinanzi all'attuale immobilismo dopo la decisione dell'Assessore Sonia Viale di sostituire l'angiografo obsoleto del San Paolo. Decisione della cui attuazione non dubitiamo conoscendo la serietà e la consequenzialità alle decisioni del Vicepresidente della Regione (vedi le privatizzazioni). Essendo però assai vecchi ricordiamo che quando una amministrazione non vuol fare le cose costituisce un gruppo di lavoro per impantanare le decisioni. E non ricordiamo analoghi casi in Regione, che per sostituire uno strumento obsoleto sia stata attivata una simile procedura. Noi non facciamo polemiche e non facciamo campanilismo rappresentando istanze di 164.000 persone, 26 delibere comunali, 14.300 firme raccolte su questi temi. La mozione presentata dalla Lega Nord (partito dell'Assessore) è stata votata all'unanimità dal comune di Savona congiuntamente a due emendamenti primo firmatario Francesco Versace. Ringraziamo tutte le forze che hanno votato unanimemente e il Sindaco Ilaria Caprioglio che da sempre si batte insieme agli altri sindaci del levante per dare alle nostre popolazioni un Ospedale all'altezza di una medicina moderna".
"Per essere costruttivi vogliamo interpretare l'istituzione del gruppo di lavoro come atto di serietà dell'ASL2, e perciò proponiamo alcune essenziali riflessioni sui temi che verranno trattati ai quali la commissione è chiamata a dare risposta.
Numero di prestazioni che verranno fatte:
1) La definizione sul numero delle prestazioni fatte al San Paolo, ieri, oggi e domani è un quesito illogico. Prima che la volontà politica delle precedenti amministrazioni (dieci anni fa) impedisse al San Paolo di lavorare con l’angiografo, venivano fatti interventi di gran lunga superiori a tutte le altre realtà provinciali. Le scelte politiche hanno distrutto una tradizione culturale scientifica di decenni di lavoro del Maestro dott. De Albertis e dei suoi allievi dottori Ferro, Perrona, Bianucci, Barile, tutti radiologi interventisti.
2) Oggi, dopo un decennio, è evidente che la tecnica ha aumentato enormemente il campo d'azione raggiungendo oltre 300 diverse indicazioni di intervento; ed è evidente altrettanto che una tecnica del genere multidisciplinare non può mancare in un ospedale classificato di interesse provinciale dalla legge regionale e ancor prima dalla realtà dei fatti. In questo momento al San Paolo con uno strumento obsoleto si può fare solo il minimo in modo benemerito da parte del dott. Barile. I malati oncologici (ben 15 alla settimana) usufruiscono di questo strumento per installare i pos.
3) domani se sarà presente un angiografo decente si potranno fare tutti quegli interventi previsti in letteratura internazionale. Definirne oggi quanti è cosa oziosa e illogica essendo uno strumento che salva la vita delle persone.
Personale
Il ragionevole dubbio per un serio amministratore, è di acquistare uno strumento in assenza di personale che lo sappia usare. E' certamente un comportamento da apprezzare. Il nuovo assetto della ASL2 deliberato dall'Azienda, in attesa di approvazione dalla Giunta regionale (consultabile sul sito aziendale "Asl2savonese albo pretorio"), prevede un presidio unico con due stabilimenti ospedalieri (S. Paolo - S. Corona) e un unico direttore medico di presidio. Prevede anche una struttura semplice dipartimentale non incidente in uno stabilimento ospedaliero, ma costituita da una équipe mobile trasversale all'interno del dipartimento "Diagnostica" denominata: “Angiografia”.
Oggi tutta l'ASL2 ha in organico 4 radiologi interventisti. Sarà certamente da programmare un rinforzo del personale, ma già oggi con lo spostamento delle équipes si possono fare grandi cose facendo correre meno rischi agli ammalati. Stessa cosa vale per l’équipe vascolare e le relative emergenze. E' evidente che fin quando non c'è il nuovo angiografo a Savona nessun specialista si arrischierà a trasferirsi da altre regioni.
E' comunque indispensabile fare i conti con i pensionamenti e le fughe in altre asl degli specialisti. · Quindi lavorare con la formazione interna e/o reperire esperti sul mercato (estremamente esiguo) per risolvere i problemi di oggi e pensare al futuro. Questo personale dovrà servire i due stabilimenti ospedalieri integrando le risorse umane e utilizzando al meglio i due strumenti
Tipo di angiografo da acquistare
Il ruolo del San Paolo - definito dal Piano Socio Sanitario Regionale per il Triennio 2017/2019, nel ruolo nella rete emergenza/urgenza, come “DEA di 1° livello” (dipartimento d’emergenza ed accettazione) e nel ruolo per l’attività di elezione “Ospedale di riferimento del territorio dell’ASL2” (270.000 abitanti) - orienterà i tecnici della commissione. E lo strumento che serve a un ospedale così definito non si potrà comprare certo all’IKEA.
Lo strumento non potrà essere mobile, ma avere caratteristiche idonee a servire un bacino di utenza 164.000 abitanti . Siamo convinti che la commissione non perderà tempo e si assumerà le giuste responsabilità nell'interesse della collettività indicando soluzioni già tracciate dalla Regione e dall'ASL2 per una sanità integrata" conclude l'analisi il presidente del Comitato Amici del San Paolo Giampiero Storti.