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Politica | 31 maggio 2018, 14:15

Regione, illustrata nella III Commissione la proposta di legge che istituisce la "denominazione comunale"

Alessandro Piana, primo firmatario della Pdl: «E’ uno strumento di salvaguardia delle produzioni locali e di promozione delle specificità del territorio ligure»

Regione, illustrata nella III Commissione  la proposta di legge che istituisce la "denominazione comunale"

Questa mattina è stata illustrata nella III Commissione Attività produttive, Cultura, Formazione e Lavoro la proposta di legge 188 (Alessandro Piana, Alessandro Puggioni, Franco Senarega, Giovanni De Paoli e Stefania Pucciarelli) che istituisce la Denominazione Comunale (De. Co.).

Si tratta di un’attestazione che lega una produzione al luogo storico di origine e riguarda prodotti agroalimentari, gastronomici, ricette, dell’artigianato locale, ma anche feste, fiere, sagre oppure tecniche di coltivazione, allevamento o di pesca caratteristiche del territorio.

«Scopo di questa iniziativa legislativa – spiega il presidente del Consiglio regionale e primo firmatario della proposta di legge Alessandro Piana - è fornire uno strumento di salvaguardia delle produzioni locali e promuovere le specificità del territorio ligure. Questo progetto rappresenta lo strumento con cui una comunità può tutelare le proprie tradizioni e, contemporaneamente, innescare un processo di sviluppo territoriale ecosostenibile. La certificazione De. Co. sulle produzioni locali - aggiunge Piana - consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, che vanno considerate determinanti per il senso civico di appartenenza e per ritenere la conservazione eco-ambientale il mezzo necessario per la crescita dell’intero sistema socio-territoriale».

Piana ha rivolto i propri personali ringraziamenti a Alessandro Puggioni, che ha illustrato la proposta di legge, e al presidente della III Commissione Andrea Costa. La legge prevede l’istituzione delle Denominazioni comunali (De. Co.) come strumento per promuovere la salvaguardia delle produzioni agroalimentari, enogastronomiche e della biodiversità, la difesa della storia, delle tradizioni e dei saperi locali e la promozione delle specificità storico-culturali del territorio.

I Comuni – stabilisce la legge - possono istituire le De.Co che sono attestazioni approvate con una delibera comunale contrassegnata dal sindaco. Viene istituito il Registro regionale dei prodotti De.Co. nel quale vengono iscritti i prodotti tipici agroalimentari di ogni Comune, che abbiano ottenuto la De.Co., e i soggetti privati e giuridici che effettuano le produzioni tradizionali. La legge prevede anche il Regolamento di iscrizione al registro regionale De.Co., che rappresenta il riferimento orientativo per i Comuni in modo da realizzare procedure omogenee nell’attribuzione della Denominazione, con specifiche prescrizioni per inserire i Comuni e le De.Co. al relativo registro regionale.

I prodotti agroalimentari sono definiti “tradizionali” se la lavorazione e la conservazione risultano consolidati nel tempo e omogenei per tutto il territorio interessato per almeno 25 anni e verranno archiviati in un “Atlante regionale” che indica le zone e le tecniche di produzione. La legge prevede, inoltre, l’istituzione del Registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co. che sarà identificato con un apposito logo e un Regolamento per l’iscrizione al registro. La Regione dovrà assicurare alle produzioni De.Co. visibilità attivando un’azione di divulgazione anche sulla piattaforma digitale.

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