Il sindaco di Borghetto Santo Spirito, Giancarlo Canepa, commenta la recente seduta in provincia relativa all'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) per i servizi idrici e della depurazione: "Sono trascorsi pochi giorni dall’approvazione da parte della Provincia del Piano d’Ambito e dopo aver letto ed ascoltato alcune dichiarazioni mi sento in dovere di fare doverose precisazioni a nome e per conto del Comune che sto amministrando, sede di uno dei 2 impianti Savonesi di depurazione, quello del ponente. Nutro il massimo rispetto per tutti quei colleghi che hanno espresso voto, che sottolineo essere solo consultivo, favorevole nei confronti del PdA ma ritengo di meritare uguale trattamento.
Non accetto che il mio voto contrario al Piano venga liquidato come semplice campanilismo fine a se stesso se non addirittura strumentalizzato e distorto come voto contrario alla gestione pubblica dell’acqua.
Il mio dovere primario è quello di tutelare i miei cittadini e il mio territorio. Ho presentato delle osservazioni alla versione preliminare di questo PdA. Queste osservazioni rimarcavano che nel piano fosse previsto di confluire nel depuratore di Borghetto i reflui di 255.000 abitanti equivalenti in un comune di 4.850 abitanti e di 5,39 Kmq, il quart’ultimo come superficie tra i 43 comuni dell’ATO ma tra i primi quattro come densità abitativa.
Nelle stesse osservazioni evidenziavo molti aspetti, tra cui tutti i disagi già subiti in passato dai miei cittadini per la realizzazione dei lavori, accettati con senso di responsabilità, credendo fortemente nel valore della depurazione consortile, evidenziavo le problematiche relative al potenziale aumento del carico ambientale anche in considerazione della grossa quantità di acqua depurata riversata in mare con preoccupazione per possibili alterazioni dell’ecosistema marino.
Ma nelle osservazioni presentate non mi sono solo limitato ad esprimere perplessità o dissenso, sono stato anche propositivo. Ho sottoposto possibili soluzioni alternative, note da tempo, che non solo non prevedono ulteriori reflui sul mio territorio ma sarebbero realizzabili con costi sensibilmente inferiori e con tempistiche ridotte rispetto al progetto previsto nel PdA con maggiore attenzione, quindi, anche per la problematica delle sanzioni comunitarie.
Le suddette osservazioni non sono state accolte nel Piano d’Ambito ed è per questo motivo che ho votato contro questo documento, avendo ricevuto anche mandato unanime da parte del Consiglio Comunale, non conoscendo altro metodo democratico per esprimere un dissenso che non verte su una parte marginale ma su uno dei pilastri di questo piano che risulta essere fortemente penalizzante per il mio territorio.
Detto ciò, proseguirò con serietà il percorso intrapreso e mai interrotto per la salvaguardia dell’acqua come bene pubblico che passa per la creazione di un soggetto unitario a cui affidare il Servizio Idrico Integrato dell’intero ATO. Percorso che non è patrimonio di nessuna bandiera se non quella del buon senso".