A seguito di quanto emerso durante l'ultimo consiglio comunale nolese in merito al POST (Piano di Organizzazione dei Sistemi per le Telecomunicazioni), la Presidentessa del Comitato Nolese per la difesa di Salute e Ambiente Maria Vincenti tiene a fare alcune precisazioni: "In occasione del Consiglio Comunale di Noli del 9 aprile il ”Comitato nolese per la difesa di Salute e Ambiente” segnalava che l'impianto di telefonia mobile sull'hotel Gino, definitivo dal 2016, e quello multitelefonico, in costruzione nel sito di S.Michele, non risultavano nell'elenco cartografico degli impianti esistenti, divisi in “provvisori”, “definitivi”, “previsti”, allegato al Piano antenne, ragion per cui quel punto all'ordine del giorno veniva sospeso per l'aggiornamento e rimandata l'approvazione del Piano stesso alla successiva seduta del C.C., tenutasi poi il 22 maggio scorso.
A questo proposito, pare sconcertante la dichiarazione del Sindaco di Noli, dr. G. Niccoli, riportata su “Savona news” il 25 scorso in cui egli precisa, in riferimento alla mancanza di alcuni allegati: “Benché essi non fossero obbligatori, in nome della massima completezza e trasparenza, abbiamo preferito produrre tutta la documentazione”.
Ma di quale massima completezza, di quale trasparenza, di quale “benevolenza” nei confronti dei Cittadini stiamo parlando?
Quando è richiesta una panoramica degli impianti esistenti sul territorio e si specificano le singole voci connotative, e tale mappa fa parte, come allegato, di un Piano o Regolamento che si va ad approvare in Consiglio Comunale, ci aspettiamo che doverosamente e non per grazia, tutti gli impianti debbano essere riportati, pena l'approvazione di un Piano che non corrisponde alla realtà.
La cartografia incompleta è l'ennesimo episodio che dimostra, a nostro avviso, il modo di lavorare del Comune di Noli; inoltre si ha la netta sensazione che un Comitato, rappresentante di Cittadini, sia percepito non come risorsa collaborativa, ma come un impiccio che disturba: questa volta non gli è stato nemmeno concesso l'invio del Piano, prima dell'approvazione finale, nella versione definitiva richiesta e che è stata aggiornata proprio grazie al Comitato; un Comitato che si è speso per anni, durante le Amministrazioni Niccoli e Repetto, approfondendo, informando, vigilando, scoprendo e denunciando ripetutamente omissioni ed errori: tutta questa attività di impegno civico non per opporsi alle antenne, ma alla concessione di siti critici, (uno, potenziato, a soli 28 metri dalla Scuola), alla concessione di un potenziamento vietato (su h. Gino), alla sottovalutazione di difformità (S.Michele); in questo ultimo caso, il Comune, nonostante sollecitazioni, raccomandazioni e previsioni dell'Associazione cittadina, è riuscito a mettersi, con errori ed omissioni, in condizione di perdere il Ricorso al TAR del Gestore, con conseguenze ambientali e pecuniarie su tutta la popolazione.
Ci saremmo aspettati che un Sindaco, medico-pediatra, che nelle sue interviste non esclude possibili effetti sanitari negativi dei campi elettromagnetici, che ha dato ragione al Comitato riconoscendo gli errori dell'Amministrazione, anche se a giochi fatti, perennemente informato dal Comitato stesso, impedisse, attraverso la messa in discussione dei suoi tecnici, poiché ne aveva gli strumenti conoscitivi, che un complesso scolastico, comprensivo di Nido, Scuole Materne ed Elementari, si venisse a trovare al centro di un triangolo di impianti, due in v. Defferrari, a destra e a sinistra di detto complesso, e uno, multigestore, in costruzione, di fronte!
Il Piano ora c'è; è stato partorito dopo 14 anni di travaglio e spese per ripetuti incarichi professionali; la sua lunga assenza ha permesso alle Società telefoniche di “accomodarsi” sul territorio a loro piacimento, come dice la legge; dopo di che, esso prevede siti per ulteriori impianti con sovrapposizione addirittura di coperture, e che quindi il Comitato ha contestato, nelle sue Osservazioni, come illogici e superflui.
Eppure la Maggioranza lo ha votato respingendo tutte le Osservazioni di Comitato e Minoranza, ma accogliendo quelle del Gestore, ad eccezione dei punti che prevedevano addirittura la discrezionalità di questi, una volta presentata istanza di installazione, a richiedere all'Arpal il parere preventivo che da sempre per legge le spetta.
Il redattore aveva invece accolto anche tali punti.... Quando, nello stesso Consiglio Comunale che approva il Piano antenne, viene trattato il tema della politica ambientale che rovescia sul tavolo termini come “impatti”, “rischi”, “emissioni”, senza che si colga un minimo di disponibilità a collegarli al problema delle emissioni elettromagnetiche, quando si accumulano carenze ed errori, nonostante evidenze ed avvertimenti per evitarli, e infine, a conclusione della vicenda, quando si riconoscono le ragioni del Comitato ormai fuori tempo massimo, com'è possibile non avvertire la continua, sottile presa in giro, fino all'atto finale, simile ad uno schiaffo nei confronti di Cittadini e Democrazia?! Ma.... tutto è bene quel che finisce bene... con buona pace della Comunità. Congratulazioni".