Un progetto ambizioso mirato ad avere sul territorio un'unica sede operativa per le emergenze della Protezione civile, è da circa un anno nelle agende operative dei sindaci di diversi comuni del bacino fluviale del Bormida di Pallare, con l’opportunità di estenderlo eventualmente anche ad Altare, Mallare, Plodio e Cosseria. Un servizio che assumerebbe carattere intercomunale e sarebbe svolto dai volontari in forma associata, progetto per il quale risulterebbero strategiche tre cose: l’intesa tra i comuni interessati; l’identificazione di una sede strategicamente rilevante; un finanziamento regionale per incentivare l’operazione.
Già il sindaco di Carcare, Franco Bologna, si era attivato con i colleghi in questa direzione, oggi a confermare la valenza del progetto c’è, in segno di continuità, l’inserimento nella “carta degli impegni” della Lista De Vecchi. E’ lo stesso candidato sindaco Christian De Vecchi a metterlo in evidenza: “Esattamente, il nostro programma elettorale, nella parte dedicata alla frazione del Vispa, contempla questa opportunità. L’ex casello dell’autostrada Torino-Savona, ha le caratteristiche logistiche per poter diventare sede di un Gruppo Intercomunale di Protezione Civile (progetto avallato da un’intesa tra i Comuni di Carcare, Pallare, Bormida), opportunità legata a eventuali finanziamenti regionali che, includerebbe una valenza strategica per la riqualificazione urbanistica dell’intera area parcheggio sino alla nuova rotonda. Per Vispa si tratterebbe di un’importante intervento di riqualificazione e valorizzazione di luoghi simbolo della comunità".
Un aspetto quello della riqualificazione della frazione caro alla Lista De Vecchi, includente insieme a lui ben tre candidati abitanti nella frazione, nel merito è proprio sull’identità dei luoghi che De Vecchi ritorna: “Il centro abitato di Vispa si caratterizza per la sua forte identità culturale, di appartenenza ad una comunità di cittadini che, supera il concetto urbanistico di Frazione. Trova origine nel nucleo abitativo di Carpeneto, attraversato anticamente dalla strada che dal ponte della Volta scendeva ai Malloni e poi raggiungeva Carcare. Anche sede, nell’800 e forse anche prima, di mercato agricolo tra le genti piemontesi e liguri. Lo spirito di Comunità si percepisce attraverso due luoghi simbolo: la chiesa parrocchiale e la palazzina dell’ex asilo. Da quei luoghi e da quel percorso di identità culturale è giusto partire per considerare Vispa e i Vispesi. Sicuramente dovranno essere i progetti dedicati al culturale e al sociale, quelli che proietteranno Vispa verso il futuro. L’immobile dell’ex asilo, di proprietà parrocchiale ma in uso al Comune mediante apposita convenzione e gestito dai residenti, dovrà diventare sede di un futuribile “Comitato di Comunità”, con natura giuridica propria, dotato di funzioni di consulenza e promozione territoriale”.