Disguidi con il ritiro della spazzatura ad Albenga. Le difficoltà sono state registrate in particolare dalle attività commerciali che generano materiali assimilati ed assimilabili al rifiuto urbano.
A raccogliere le testimonianze il gruppo di Forza Italia e Lega di Albenga: “Siamo stati contattati da alcuni contribuenti titolari di Partita Iva, i quali lamentano che, nonostante l'accertamento massivo subito per volontà del Partito democratico e nonostante il pagamento della tassa rifiuti effettuato, non ricevono, ad oggi, ancora il servizio di ritiro di materiali assimilati ed assimilabili al rifiuto urbano, a norma del nostro regolamento comunale. Molti di loro pagano circa 4000 euro di Tari 2018 per un mancato servizio di raccolta comunale e poi debbono rivolgersi a ditte esterne per conferire il rifiuto a colpi di 6-7 mila euro all'anno.”.
Spiegano ancora Eraldo Ciangherotti, Ginetta Perrone e Cristina Porro: “Sono le stesse partite iva che hanno subito l'illegittimo accertamento massivo della Tari voluto da questa amministrazione per gli anni 2011/2016, sono le stesse partite iva che in questi giorni stanno ricevendo il conguaglio per l'anno 2017 in contemporanea con l' avviso di pagamento 2018, aggiornati alle misurazioni rilevate dalla Soget per conto del Comune di Albenga, sono le stesse partite iva che con rigore sono obbligate a pagare la tassa rifiuti a fronte di un mancato servizio. Un'altra vergogna di questa amministrazione che ha proceduto con il colpire ingiustamente le partite iva con sanzioni al 750% e che da diversi mesi ha stipulato il contratto con Sat senza preoccuparsi di garantire almeno il ritiro dei predetti materiali.”
Non è tutto “Stupisce ancor più che, a fronte di questo disservizio, nell'avviso di pagamento non sia contenuto il riferimento alla norma (art. 14 del regolamento Tari) che dà diritto, previa diffida scritta, alla riduzione della Tassa Rifiuti al 20%, qualora il servizio non venga erogato.”
Concludono: “Invitiamo pertanto tutte le partite iva di Albenga ad attivarsi per comunicare, mediante lettera di diffida indirizzata a Sat, all'ufficio ambiente ed all'Ufficio tributi, mediante pec o raccomandata con ricevuta di ritorno, affinché l'azienda, entro e non oltre 5 giorni dalla comunicazione, concordi con l'impresa Sat tempi e modalità di ritiro. In mancanza di riscontro, invitiamo ad avvalersi del diritto alla riduzione della tassa”.
Di contro la risposta da parte dell'amministrazione sarebbe decisa. Nessun mancato ritiro per i rifiuti assimilabili a quelli urbani mentre per le attività che generano rifiuti non assimilabili e quindi devono rivolgersi ad altri per lo smaltimento degli stessi non sono soggetti al pagamento della Tari.