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Attualità | 10 maggio 2018, 15:42

Un "tavolo" in Comune a Finale Ligure per parlare di outdoor

Saranno presenti diversi sindaci del comprensorio e associazioni sportive e culturali. Commenta il primo cittadino finalese Frascherelli: "Lo scopo non è mai vietare, ma regolamentare"

Un "tavolo" in Comune a Finale Ligure per parlare di outdoor

Si svolgerà il 15 maggio in Comune a Finale Ligure un “tavolo” per discutere delle recenti problematiche emerse in termini di “sovrasfruttamento” del territorio, dalle vie di arrampicata ai sentieri. Saranno presenti all’incontro i sindaci di Finale Ligure, Calice Ligure, Vezzi Portio, Orco Feglino e Borgio Verezzi, l’associazione Finale Outdoor Resort, l’Istituto di Studi Liguri, il CAI ed alcuni nomi illustri legati a varie discipline sportive all'aria aperta, come Cavanna, Grillo e Gallo.

Ci racconta il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli: “Si tratta di un incontro per affrontare il tema dell’uso e della gestione del territorio. Il 2 maggio sono stato al Trento Film Festival, il Festival del cinema dedicato alla montagna e all’esplorazione, per la presentazione di “Finale ‘68”, il documentario che racconta i primi cinque anni pionieristici dell’arrampicata nel Finalese. Mi sembra ovvio che rispetto ad allora i numeri e le presenze siano completamente differenti, ma ricordiamoci che l’obiettivo non è mai vietare, ma semmai decidere insieme come disciplinare nel modo migliore l’uso del territorio”.

Conclude il primo cittadino finalese: “Devo però ricordare che su questo frangente la possibilità dei singoli comuni di esercitare delle regole è molto limitata: infatti falesie e sentieri non sono di proprietà comunale ma rientrano in mappali che prima del boom dello sport, in quanto non coltivabili, non avevano particolare  rilevanza economica, ma spesso rientrano nell’ambito di terreni privati che, invece, un tempo erano oggetto di coltivazioni, e tuttora la numerosa presenza di muretti a secco lo dimostra. Pertanto sarebbe opportuna la nascita di un ente superiore di coordinamento e regolamentazione, ma questo dipende dalla Regione o dallo Stato, non dal comune”.

Alberto Sgarlato

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