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Attualità | 09 maggio 2018, 21:02

Cairo ricorda Aldo Moro a 40 anni dalla morte (FOTO)

La cerimonia si è tenuta oggi pomeriggio

Cairo ricorda Aldo Moro a 40 anni dalla morte (FOTO)

Oggi pomeriggio, il Comune di Cairo Montenotte ha ricordato il 40° anniversario dell'assassinio di Aldo Moro. La cerimonia si è tenuta nel piazzale adiacente alla stazione ferroviaria, intitolato nel settembre del 2016 all'onorevole ucciso dalle Brigate Rosse. 

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini e parte della giunta, le associazioni locali e le autorità militari. Dopo i saluti di rito, il primo cittadino ha deposto due mazzi di fiori: uno sul cippo dedicato agli uomini della scorta e l'altro ai piedi della targa di intitolazione della piazza. Inoltre, ha ricordato che oggi è la giornata contro il terrorismo e cade nell'anniversario del ritrovamento del corpo dell'onorevole Moro.

A seguire, un ufficiale della polizia penitenziaria ha letto i nomi degli agenti di custodia caduti per colpa del terrorismo. Il primo cittadino ha poi ripreso la parola riassumendo le vicende politiche di Aldo Moro. L'assessore comunale Caterina Garra ha letto una delle ultime lettere (o almeno si presume) scritte durante il periodo di prigionia da Moro alla figlia Agnese. Infine, don Mario, parroco di Cairo Montenotte, ha recitato una preghiera in ricordo del famoso statista.  

Nato a Maglie il 23/09/1916, l’onorevole Aldo Moro è stato un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario (1959). Fu più volte ministro; come presidente del Consiglio guidò diversi governi di centro-sinistra (1963-68), promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito comunista italiano. Fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse.(Fonte Wikipedia).

Questa la motivazione dell'intitolazione: "La Città di Cairo Montenotte rende memoria all’onorevole Aldo Moro che condusse la propria attività di statista all’insegna della moderazione, del dialogo, della ricerca del compromesso e dell’accordo tra le diverse parti politiche e pagò con la vita, nei terribili anni del terrorismo, il suo impegno verso le nazione per la costruzione di una democrazia più forte e vicina a tutti gli italiani".

Graziano De Valle

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