Curiosità - 02 maggio 2018, 18:30

Scontro tra ufologi sul “Caso Amicizia”. Roberto Pinotti attacca Maggioni: “Non ha competenza ufologica”

“Devo dire che non ho mai letto una tale immane mole di sciocchezze, inesattezze e ricostruzioni errate per nomi, date, luoghi e circostanze come in questo caso"

Si apre un vero e proprio scontro tra ufologi sul “Caso Amicizia”.  Roberto Pinotti - fondatore nel 1967 e più volte presidente della National UFO denominata Centro Ufologico Nazionale (CUN) italiano - attacca duramente Angelo Maggioni ufologo savonese dopo aver letto un documento sul  caso.

Per capire di cosa stiamo parlando occorre fare un passo indietro. Il “Caso Amicizia” meglio conosciuto con la sigla W56 era esploso nel 2007 quando Sammaciccia, poco prima di morire, ha chiesto di rendere noto quanto era accaduto molti anni prima a Pescara.

Secondo quanto descritto dall’uomo e poi confermato anche da Gaspare De Lama che aveva partecipato anche ad un incontro tenutosi a Savona (LEGGI QUI) raccontando la sua esperienza, a Pescara nel 1956 un gruppo di extraterresti si era insediato in una base sotterranea che si estendeva fino quasi a Rimini iniziando ad avere contatti con diverse persone.

Nulla era emerso per anni, ma “sdoganata” la riservatezza sul caso i testimoni, veri o presunti, avrebbero raccontato di contatti con questi esseri dalle sembianze umane (salvo che per la statura) insediatisi  sulla Terra in quanto uno dei pianeti con presenza di vita.

Ritornando allo scontro tra ufologi Pinotti attacca duramente Maggioni ed afferma sui social: “Mi hanno passato ora il “documento” prodotto da Angelo Maggioni sul “Caso Amicizia”. E pertanto sono costretto ad intervenire nella questione anche se ne farei volentieri a meno. E mi è stato domandato che cosa io ne pensassi. Devo dire che non ho mai letto una tale immane mole di sciocchezze, inesattezze e ricostruzioni errate per nomi, date, luoghi e circostanze come in questo caso. Da quello che scrive, questa persona appare senza la necessaria competenza ufologica e inoltre traspare una totale impreparazione sul caso in questione; pertanto egli si mostra del tutto privo degli strumenti basilari e ripiega quindi tutto sul solito sensazionalismo. Si presenta un quadro completamente distorto, fazioso e tendenzioso; e non potrebbe essere diversamente dato che questa persona forse non era nemmeno nata quando tutto accadeva. Tant’è che non è da escludere che per quanto ha scritto, alcuni singoli possano prendere seri provvedimenti nelle sedi opportune. Si sappia dunque che il quadro da lui presentato è totalmente difforme dalla realtà storica, indipendentemente dalle valutazioni che si possano esprimere a livello di opinione sul caso. E come tale è squalificato oltre che squalificante e non fa certo onore al mondo ufologico nella sua interezza. Per ora al sottoscritto, visto che è stato anch’egli tirato in ballo nei termini più sbagliati e fuori luogo, preme precisare questo. Anche perché dire di più significherebbe anche dare un minimo di attenzione e credito alle sciocchezze espresse dal Maggioni che non ha esitato per il suo scopo ad usare perfino un vegliardo mite e disponibile quale Gaspare De Lama, uno degli ultimi protagonisti viventi del caso. Ma non certo l’unico. Altri non nominati (tuttora vivi e vegeti anch’essi) si stanno attualmente facendo grasse risate per quanto finora letto e meno che mai verranno allo scoperto, visto l’irresponsabile atteggiamento giacobino e sensazionalista del Maggioni. Ne parleremo meglio il 12 maggio a Prato”. 

Redazione