Politica - 30 aprile 2018, 14:10

Caduti della Repubblica Sociale e Giuseppina Ghersi: nuove polemiche tra PD e Vaccarezza

Lunardon: "Non mettiamo i morti sullo stesso piano, se avesse vinto il fascismo oggi saremmo sotto una dittatura". Vaccarezza: "Ricordiamoci che la violenza non è mai la soluzione, per nessun motivo"

Rendere omaggio ai caduti della Rsi, come ha fatto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Angelo Vaccarezza "è un atto grave sotto il profilo istituzionale: non tanto per il rispetto per i morti, che è dovuto a tutti senza alcuna distinzione. Ma il fatto che un gesto di questo genere mette sullo stesso piano le ragioni dei vinti e le ragioni dei vincitori. Non è la stessa cosa: se avesse vinto il fascismo oggi l'Italia non sarebbe una repubblica, ma una dittatura". Lo scrive in una nota Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria.

"Per fortuna hanno vinto i partigiani, che hanno donato a tutti noi con il loro sacrificio la libertà e la democrazia. La condotta di Vaccarezza non mi stupisce, perché è la stessa persona che da presidente della Provincia di Savona in più di una occasione si è recato sul Monte Manfrei, circondato dai labari della Rsi, davanti a un cippo che recita: 'Questa è terra consacrata della Repubblica Sociale'. Dunque - conclude la nota - non è la prima volta. Per la prima volta, invece, dal 1945 o oggi, Genova e la Liguria sono governati da maggioranze che stentano a riconoscersi nei valori dell'antifascismo, considerandola un'ideologia di parte e non il vero collante della comunità nazionale. A tutti costoro ricordo le parole di Aldo Moro, quando affermava che 'la Repubblica Italiana non è afascista ma antifascista'. Di queste parole si dovrebbero ricordare tutti i rappresentanti delle istituzioni e dovrebbero farne tesoro se intendono rappresentare tale ruolo con dignità e onore. Mi auguro che Toti di dissoci dal gesto di Vaccarezza"

"Non sappiamo se il Capogruppo di Forza Italia abbia partecipato a titolo privato o meno, ma siamo molto preoccupati e indignati nell'apprendere che autorevoli rappresentanti istituzionali partecipino a eventi commemorativi a favore di chi ha insanguinato l'Italia e sostenuto una feroce dittatura nel nostro paese" ha inoltre fatto sapere Lunardon attraverso una nota firmata anche dal Capogruppo di Rete a Sinistra, Giovanni Pastorino, e dal Capogruppo di Liguri con Paita, Giovanni Boitano.

Il capogruppo di Forza Italia Angelo Vaccarezza coglie invece l'occasione per ricordare l'uccisione della giovane Giuseppina Ghersi, alla quale è oggi dedicata una targa sul lungomare di Noli: "Oggi le persone riunite intorno a questa targa, sono qui per un preciso scopo.

Ricordare una bambina. 

Una bambina che potrebbe essere mia figlia, o la figlia di chiunque stia leggendo queste poche righe.

Giuseppina Ghersi, tredici anni, morta il 30 aprile 1945 dopo essere stata rapita cinque giorni prima dai partigiani comunisti ed essere stata sottoposta a giorni di indicibili torture, abbandonata come un sacco vuoto, la testa rasata e verniciata, insieme a un gruppo di altri corpi vilipesi, davanti al Cimitero di Zinola.

L’odio fa compiere i gesti peggiori, episodi che purtroppo, restano nella memoria di chi ha ben compreso quale sia la follia peggiore: togliere la vita a una ragazzina, assassinare  barbaramente chi non ha lo stesso pensiero nostro, chi si discosta come idee e credo.

Io sono qui perché voglio ricordare Te, bambina mia, e insegnare ai miei figli che la violenza non è la soluzione mai, che i pensieri vanno rispettati in maniera civile e il confronto è possibile.

Giuseppina Ghersi, sei sempre nei nostri cuori. Sempre".

Redazione