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Attualità | 19 aprile 2018, 18:54

Acqua ai privati? Slitta il termine per la costituzione della società consortile

Il sindaco di Albenga Cangiano: “Fino a che non sapremo gli gestisce il servizio idrico integrato sarà difficile anche affrontare e risolvere le problematiche locali, ad esempio ad Albenga quelle legate all’allaccio del depuratore a Borghetto”

Acqua ai privati? Slitta il termine per la costituzione della società consortile

Depurazione ed acquedotto, a chi andrà la gestione del servizio idrico integrato? Il problema vede coinvolte Regione, Provincia ed anche i Comuni che attualmente si trovano in una situazione di “stallo” (anche su progetti importanti come ad esempio ad Albenga la depurazione LEGGI ARTICOLO) in attesa di capire che cosa ne sarà dell’Ato.

In pratica, data l’illegittimità dell’ambito di ponente creato con una legge regionale (CLICCA QUI) è sorta la necessità di optare per un Ato unico e, conseguentemente, Servizi Ambientali (LEGGI ARTICOLO), Sca e Consorzio depurazioni si sarebbero dovute unire in una realtà consortile.

Il termine per costituire questa società unica era stato fissato per lo scorso 15 aprile, ma date le difficoltà delle operazioni è stato fatto slittare a maggio.

Certo unire società così complesse che si occupano di temi delicati ed importanti, però, pare una missione tutt’altro che semplice. In questi giorni si stanno effettuando diversi incontri tecnici, ma la strada per arrivare ad una quadra, tuttavia, sembra ancora lunga.

Cosa accadrebbe se non si dovesse raggiungere l’obiettivo? In quel caso  la Provincia dovrebbe rimettere alla Regione la scelta e questo comporterebbe o l’affidamento ad una delle tre società, opzione che sembra particolarmente complessa, o la realizzazione di una gara alla quale, a quel punto però, potrebbero partecipare tutti , quindi anche le società private.

Tutto rimandato, quindi ai primi di maggio ma con lo spettro della privatizzazione dell’acqua sempre più vicino.

Per quanto concerne la situazione di Albenga spiega il sindaco Cangiano: “La parte esterna del sgrigliatore è stata realizzata, i lavori procedono in questo senso, ma  le problematiche che erano sorte circa l’adeguamento delle condotte dovranno essere risolte dalla società che verrà individuata per la gestione del servizio idrico integrato. Se non c’è un gestore unico che potrebbe nascere dall’unione delle tre società pubbliche (Servizi Ambientali, Sca e Consorzio depurazioni) la gestione di ogni intervento e di ogni spesa diventa un problema”.

“Auspico che entro le prime due settimane di maggio la questione venga definita e si possa avere un interlocutore anche per la gestione delle problematiche che concernono l’impianto ingauno”.

 

Mara Cacace

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