Attualità - 15 aprile 2018, 10:00

La poetessa savonese Alma Spina presenta il suo "Rovi": "Tendiamo a preservarci, lasciamo spazio al nostro essere"

L'artista ha illustrato il suo primo libro, raccolta di poesie

Foto di Alma Vassallo

E' uscito da qualche settimana il primo libro di poesie scritto dalla giovane poetessa 26enne Alma Spina, Rovi il titolo che porta già a capire una parte interiore dell'artista la quale nel suo viaggio raccoglie con sè tutti i suoi pensieri passati, presenti e futuri dando spazio a un'infinità di metafore.

Questa vera e propria raccolta di poesie scritta negli ultimi dieci anni dall'artista ha portato alla divisione del libro in tre capitoli:rovi, fuochi e pietre foglie.

Ed è proprio il primo capitolo che fa intravedere tutta la malinconia e la sensibilità: "Parla di cose prettamente personali - spiega Alma Spina - sono praticamente tutte poesie datate alle quali sono molto legata a livello di storia. Tutta l'arte nasce dal dolore andando avanti con gli anni si iniziano ad apprezzare anche i momenti di gioia".

Facendo un piccolo passo indietro, molto bello l'incipit che apre il libro, Alma Spina si mette a nudo con storie di vita passata che coinvolgono soprattutto momenti di vita familiare: "Ho cercato di scrivere un'apertura di questo tipo per dare l'idea di cosa si va a leggere, oggi tendiamo a preservarci tanto, mettiamo davanti delle barriere, è un primo pezzo della matrioska, non mi interessa nascondere delle cose, il concetto dell'io molle penso sia fondamentale".

Alma Spina ha un rapporto molto intenso con la natura che ci circonda e ha espresso tutta questa sua passione anche nel libro: "Ho conosciuto una signora che mi ha spiegato che il rovo è una pianta che fa benissimo al terreno, può creare confusione ma gli dona un nuovo respiro, nascono dove la terra è super compatta. Noi tutti siamo frutto dei nostri rovi perchè possiamo scegliere di cosa farne".

L'ultimo capitolo "Pietre Foglie" è quello a cui è più legata l'artista: "Sono tutte poesie legate alla natura, sono molto meno profonde ma volevo sottolineare che è importantissimo soffermarsi sulla vita che tendiamo ad ignorare".

"Incespico dondolante nel groviglio del gorgo. Non una non una lama che renda più leggero il cammino. Spacco i rami a mani nude rovo dopo rovo nido dopo nido. M'incoroneranno di spine alla vittoria: così è stato promesso", queste parole del primo capitolo fanno intravedere una certa rabbia ma anche una metafora sulla situazione in cui si trovava l'artista: "Parla della vita di oggi, è un collegamento a Cristo mandato a morire con una corona di spine sulla testa. Mi trovavo in quella situazione, viviamo la vita in affanno, ci fanno credere che siamo dei re e non lo siamo, l'importante è dare una risposta alla salvezza".

Le correnti poetiche, gli stili sembrano diversi quasi a prendere spunto da diversi artisti nel suo viaggio: "Ci sono assolutamente degli echi potenti, ho fatto diventare mie proprio parole di Virginia Wolff e sono legata a livello di poesia a Alda Merini, Mariangela Gualtieri, Szymborska, per le poesie della natura a Tagore oltre naturalmente ai lirici greci e i tragediografi".

L'incontro con Eretica Edizioni, casa editrice che ha pubblicato Rovi, accende una bella luce negli occhi dell'artista savonese: "E' stato una specie di miracolo - continua la poetessa - ho scritto solo a loro perchè sono contraria all'editoria a pagamento e mi hanno subito contattata, sono una piccolà realtà in Campania vicino a Salerno e anche questo è stato un segnale viste le mie origini. Gli sono piaciute le mie parole ed hanno decise di pubblicarle".

Le prime presentazioni del libro saranno a maggio a Savona alla libreria Ubik, alla Bookowski a Genova e a Torino al circolo Arci, ancora da stabilire le date.

 

 

Luciano Parodi