Eventi - 13 aprile 2018, 10:20

A Valleggia una mostra d'arte contemporanea delle tre artiste vincitrici della "Rassegna d'Arte Emergente 3"

inaugurazione avverrà domenica 15 aprile alle ore 17,30 presso la Galleria d'Arte Del Cavallo, c/o Centro dell'Arredamento, via F.lli Cervi 1, Valleggia

Enrica Capone, Marilisa Giordano, Ingrid Mijich sono le artiste protagoniste della Mostra d'Arte contemporanea "Dialoghi di Materie e di Emozioni". Le tre artiste sono risultate vincitrici ex-aequo per la pittura nella " Rassegna d'Arte Emergente 3", organizzata nell'anno 2017 da Quiarte. 

L'inaugurazione avverrà domenica 15 aprile alle ore 17,30 presso la Galleria d'Arte Del Cavallo, c/o Centro dell'Arredamento, via F.lli Cervi 1, Valleggia. 

L'esposizione durerà fino al 29 aprile 2018, con il seguente orario: da martedì a domenica dalle ore 17,00 allle ore 18,00. Ingresso libero.

Enrica Capone, nata a Salerno, vive e lavora a Roma. Architetto, inizia l'attività negli anni '70.  Dal paesaggio che mescola materie e temi architettonici si evolve verso lo studio della forma/corpo e della sua interazione con la forma/materia (impasti di terre, sabbie, gessi e cere). Ha al suo attivo importanti incarichi di decorazione in Italia (Roma, Capri) e all'estero (Parigi).

Marilisa Giordano originaria di Vinadio e residente a Boves, si diploma al liceo artistico Ego Bianchi e si laurea all’accademia di Belle Arti di Cuneo. Figlia d’arte del padre Tullio e allieva del maestro Antonio Carena e Plinio Martelli, attualmente professa nel settore della pittura. Pittrice della bellezza femminile espressa tramite la pittura ad olio su tavola, sperimenta da diverso tempo la pittura sulla figura stessa. L’opera pittorica neo-iperrealista, realizzata a “velatura” per accrescere la luminosità del colore, varca la costrizione della cornice “ tentando di liberarsi ”, si muove in mezzo a noi interagendo col fruitore.

Ingrid Mijich, raffinata acquerellista, ricercatrice con la materia povera e antica della ceramica, si distende dalle forme geometriche fino alla pura astrazione, dando modo di osservare la sua vasta cultura, la sua competenza e maestria tecnica e, soprattutto, il suo talento creativo. Segni netti, visioni mettono in luce la sua anima a volte tormentata, altre più lirica. Spesso il cerchio e il quadrato sono i compagni di strada del suo racconto, sempre molto personale e originale (S. Bottaro). 

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