Sanità - 12 aprile 2018, 13:28

Pietra Ligure: un Consiglio comunale urgente per "salvare" Pietra Medica

Il sindaco Valeriani: "Un centro di eccellenza che sgrava anche l'ospedale Santa Corona nella gestione dei codici bianchi e che serve un vasto comprensorio"

Un Consiglio comunale straordinario e in qualità di massima urgenza, convocato a Pietra Ligure per discutere, tra i punti all’ordine del giorno, del destino di “Pietra Medica”.

Commenta il sindaco Dario Valeriani: “Avevo chiesto in questi giorni una conferenza stampa a livello di distretto per presentare tutti insieme questa importante e delicata tematica, poi altri comuni hanno scelto di muoversi autonomamente e non voglio assolutamente entrare nel merito delle loro decisioni. L’unica cosa che conta, in questo momento, è garantire la vita operativa di tutte queste strutture e a Pietra Ligure discuteremo domani sera, venerdì 13 aprile, proprio di tutte le qualità e le specificità di Pietra Medica, vero punto di riferimento dell’ambito territoriale n. 21, che riguarda Pietra Ligure, Magliolo, Tovo San Giacomo, Giustenice e Borgio Verezzi.

Ho invitato tutti i sindaci di questi comuni a presenziare alla seduta, è una struttura importantissima che assolve a tutti i codici bianchi provenienti dal pronto soccorso del Santa Corona, sgravandola da questa responsabilità. Pietra Ligure il suo entroterra sono anche località turistiche 365 giorni all’anno e il presidio garantisce efficienza anche in questo campo”.

Conclude il sindaco Valeriani: “Ultimamente ha superato il traguardo dei 10mila accessi, su un bacino di utenza che nel periodo estivo cresce sensibilmente. Inoltre, essendo centro di prenotazioni, il comune si è fatto carico del finanziamento del CUPA, ma nel 2018 abbiamo assistito a una sistematica politica regionale di demolizione del servizio che non possiamo accettare assolutamente. Chiediamo il mantenimento del CUPA per il quale abbiamo già accantonato i fondi a bilancio. Ora abbiamo chiesto una proroga di due mesi, così come i comuni vicini, in vista del varo di una manifestazione di interesse affinché tutti i servizi possano continuare a essere garantiti”.

Alberto Sgarlato