Val Bormida - 11 aprile 2018, 09:00

Gli autogrill “a tempo” potrebbero salvare le aree di servizio sulla A6

Le società concessionarie hanno già inviato le raccomandate per avvertire della chiusura entro la fine dell’anno. Ma ci sono alcune scappatoie: per esempio aprire solo alcuni mesi all’anno

Il decreto interministeriale c’è dal 2015, la lettera con oggetto “Chiusura dell’area di Servizio” pure.

Firmata dai vari responsabili delle diverse società che gestiscono le aree lungo l’autostrada Torino - Savona, è stata recapitata alla maggior parte dei gestori degli autogrill già alla fine del mese di marzo. Tutto quindi sembra andare verso la decisione di una chiusura di quelle aree oil - cioè distributori di carburante - e non oli - ossia i bar.

Sul decreto - firmato dagli allora ministri Lupi e Guidi che presiedevano rispettivamente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico - si parla esplicitamente di approvazione del “Piano di ristrutturazione della rete delle Aree di Servizio”, con tanto di tabella che specifica quali sono i siti che saranno chiusi entro il 31 dicembre del 2018.

In tutta italia sono 25 e il Piemonte con le sue sei aree di servizio - quattro sulla Torino - Savona, una a Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, sulla A7, direzione Nord ed un’altra sulla A26/A4 a Cavour Ovest, in direzione Sud - è la più penalizzata. Seguono Lombardia, Campania e Puglia con quattro, Liguria con due. La mappa delle chiusure per quanto riguarda la Verdemare, decreto alla mano, sono: in direzione da Torino verso Savona - le aree di servizio che rientrano nei comuni di: Bra, Mondovì, Altare (tutti lato ovest). In direzione opposta, cioè dalla Liguria in Piemonte, è prevista la chiusura delle aree di servizio nei comuni di Priero e Carmagnola, entrambe lato est. Quindi, la disposizione di chiusura, è arrivata sul banco di: Rio Colorè Ovest, Mondovì Ovest, Case Lidora Ovest, Rio dei Cocchi Est e Priero Est. Non dovrebbero subire le direttive del decreto interministeriale le aree autostradali nei comuni di - da Torino verso Savona -: Carmagnola, Fossano, Priero (lato ovest). Dovrebbe essere garantita l’attività delle aree di servizio sulla direzione autostradale opposta, nei comuni di Altare, Mondovì, Fossano e Bra (lato est). Negli otto mesi che ancora mancano alla chiusura secondo decreto, naturalmente gestori e dipendenti delle aree a rischio sperano in un colpo di scena che trasformi il decreto interministeriale Lupi - Guidi in carta straccia, considerato anche che è stato redatto nel 2015.

E in tre anni molte cose potrebbero essere cambiate. Oppure si spera in una scappatoia. Scappatoia che lo stesso decreto indica in maniera altrettanto chiara, così come chiaro è l’elenco delle aree da mettere in pensione.

Sul documento, infatti, c’è scritto anche che è possibile trovare delle alternative, come per esempio chiudere il distributore di carburante e mantenere solo aperto il punto di ristorazione.

Oppure tenere aperta la sola area si sosta esclusivamente nel periodo dell’anno in cui c’è più traffico, chiudere o tenere aperto - a seconda della convenienza - durante le ore notturne ed infine automatizzare per tutte le 24 ore ogni servizio possibile offerto all’utenza. I giochi quindi non sono ancora chiusi e resta un margine di speranza per salvare un importante servizio per gli automobilisti, nonché almeno una cinquantina di posti di lavoro.

 

NaMur