- 10 aprile 2018, 16:29

Genova, suicidio al Ponte Monumentale: "Perché non è arrivato il cuscino idoneo al salvataggio?"

L'Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco: "Carenza di materiale idoneo per il soccorso alienato e conseguenze sono catastrofiche"

Durante le operazioni intorno all'uomo franco-algerino che ieri si è tolto la vita gettandosi dal Ponte Monumentale, non c'era sul posto alcun cuscino idoneo che, in questi casi estremi, i vigili del fuoco avrebbero potuto posizionare in via XX Settembre. Il 34enne si è schiantato di sotto ed è deceduto sul colpo. 

L'Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco da tempo lamenta la carenza di materiale specialistico per il soccorso, e chiede ai comandi locale e provinciale chiarimenti sul mancato arrivo del cuscino: "La falsa spending review tanto decantata dalla peggior politica della seconda repubblica danneggia quotidianamente il diritto alla vita. Non è stata ascoltata la nostra richiesta del 28 giugno 2016 dove si evidenziava la carenza di materiale idoneo per il soccorso alienato e le conseguenze sono catastrofiche. Forse con le attrezzature idonee si alzavano notevolmente le percentuali di riuscita e non si doveva attendere il personale di Savona, partito immediatamente, in supporto al comando di Genova perché sprovvisto di cuscino". 

"La situazione del soccorso genovese è al collasso - prosegue l'USB - e la morte di ieri deve fare riflettere i cittadini costretti a subire le continue inadempienze della pubblica amministrazione mettendo in discussione il sistema di soccorso. Come si può affrontare un soccorso degno della sesta città d’Italia se i rapporti cittadino-soccorritore sono di 1:15000 abitanti, con una densità in Liguria di un distaccamento ogni 300Kmq, con una età media di 50 anni, con mezzi vetusti di oltre 25 anni, con una età pensionabile oltre i 60 anni, con la mancanza di attrezzature idonee, con un continuo aumento di lavoro straordinario per tamponare l’emorragia della carenza personale?". 

In consiglio comunale Stefano Giordano, consigliere comunale M5S e vigile del fuoco, ha presentato un ordine del giorno "fuori sacco", sottoscritto da tutti i 35 consiglieri presenti, sulla necessità di implementare attrezzature e dotazioni per il comando provinciale del corpo, compreso il cuscino di salvataggio. L'odg impegna il sindaco e la giunta a promuovere l'acquisto di un nuovo cuscino di salvataggio, l'apertura di un tavolo in Prefettura sulla sicurezza e lo stato dell'arte delle dotazioni a disposizione dei pompieri genovesi e a riportare gli effetti di quello stesso tavolo nel corso di una commissione consiliare appositamente costituita.

vg