- 06 aprile 2018, 13:35

Liguria Rainbow: "Bucci si dissocia dal Gay Pride, ma non da chi diffonde testi antisemiti"

"La tanto decantata coerenza liberale del sindaco non regge alla prova dei fatti"

"L'ennesimo voltafaccia dell'amministrazione Bucci. Dopo l'interrogazione del Pd e le proteste della comunità ebraica contro il patrocinio ai neofascisti di Ramo d'Oro, la assessora Serafini lo revoca... ma solo per la giornata di ieri! Neanche 24 ore per scoprire che invece avranno la possibilità di svolgere le loro attività in una sala concessa dal Municipio.". Lo afferma il Coordinamento Liguria Rainbow, recentemente opposto all'amministrazione genovese per la negazione del patrocinio gratuito alla Colorata Cena e al Gay Pride. Questa volta l'intervento è sulla legittimità del patrocinio e dell'uso di una sala pubblica concessi all'associazione tradizionalista "Il Ramo d'Oro", additata per le sue aderenze con la destra radicale. 

"La tanto decantata coerenza liberale del sindaco non regge alla prova dei fatti - proseguono da Liguria Rainbow - Ha definito 'divisiva e offensiva' una manifestazione che chiede diritti per le minoranze e si è dissociato dalla giornata mondiale contro l'omofobia (alla quale hanno per altro aderito il Consolato Generale degli Stati Uniti d'America e l'Università degli Studi di Genova), e non si è accorto di dare spazio a soggetti 'pluralisti e non divisivi' che diffondono testi quali Gli ebrei alla conquista del mondo e Ebrei e lobbies ebraiche in Italia".

"Siamo di fronte a ignoranza, sciatteria o peggio fiancheggiamento dell'estremismo di destra? Di fronte alla arroganza del presidente del Municipio Levante, si accontenterà semplicemente di togliere questo patrocinio? E così facendo pensa di essere in pareggio? Come se le istanze di rispetto e pari dignità della comunità lgbti fossero sullo stesso piano di una organizzazione postfascista?", concludono dalla rete di associazioni anti-discriminazione. 

vg