- 03 aprile 2018, 15:32

Bucci su Gay Pride: "Non concediamo patrocini a iniziative divisive"

"Al comitato chiediamo di mettersi in contatto con noi per fissare un appuntamento, ma allo stesso modo siamo pronti anche a respingere ogni attacco"

"Sin dai giorni successivi alla mia elezione a sindaco mi sono espresso sulla futura concessione dei patrocini del Comune di Genova. Ho spiegato che la nuova amministrazione avrebbe patrocinato iniziative non divisive per la cittadinanza o comunque non offensive per qualsiasi fascia della popolazione genovese, avendo questa scelta anche un onere economico per la collettività. Questo significa che non c’è contrarietà ideologica rispetto ad alcune manifestazioni che si terranno in città e alle quali ognuno sarà libero di partecipare secondo il proprio pensiero. Manifestazioni che l’amministrazione sarà impegnata a gestire garantendo ordine, sicurezza e decoro perché il tutto possa svolgersi nella maniera migliore e nel rispetto di chi deciderà di intervenire".

E' la replica del sindaco Marco Bucci alle critiche rivolte per il mancato patrocinio al corteo contro l'omofobia del 16 giugno e alla cena in piazza del 17 maggio. 

Prosegue Bucci sulla sua pagina Facebook: "Il compito di un’amministrazione pubblica è quella di confrontarsi con tutti i cittadini e saremo lieti di poterlo fare con i rappresentanti del coordinamento 'Liguria colorata pride' (Liguria Pride) che negli ultimi giorni ci ha indirizzato una lettera aperta. Al comitato chiediamo di mettersi in contatto con noi per fissare un appuntamento. Pronti ad accettare le critiche e renderle costruttive nell’interesse di tutti, ma allo stesso modo pronti anche a respingere ogni attacco da parte di chi cerca di sfruttare una decisione dettata da un moderno senso civico per scopi assolutamente strumentali: da parte nostra non è in atto alcuna censura né discriminazione verso alcuno".

"Garantiamo e difendiamo la libertà di tutti nel manifestare il proprio pensiero - conclude il sindaco di Genova - Questa amministrazione vuole che Genova sia città una libera: la libertà dei singoli finisce soltanto dove comincia la libertà degli altri". 

vg