I consiglieri Francesco Bonasera, Massimo Spiga (Gruppo Consiliare Spotorno che vorrei) e Matteo Marcenaro (Gruppo Consiliare Spotorno nel cuore) criticano alcune scelte emerse nel corso dell'ultima commissione consiliare. Affermano congiuntamente i consiglieri: "Nella commissione di ieri sono state portate in discussione due pratiche che ci hanno francamente molto stupito per la loro evidente antitesi.
La prima delle due pratiche trattava della convenzione con il Comune di Noli per la gestione in modo congiunto del centro di accoglienza dei migranti che il Comune di Spotorno aveva già voluto attivare fin dallo scorso anno.
Questa convenzione si è resa necessaria perché il ministero ha ridotto il finanziamento a circa 270.000 euro e quindi non potrà più essere realizzato il centro di accoglienza nel vecchio macello in Via Laiolo, pertanto i migranti resteranno dove sono (abitazioni private) e verranno gestiti dal Comune che rimborserà le spese e gli affitti alle cooperative oltre alla quota di spettanza del singolo migrante.
Rientreranno in questa gestione anche 11 migranti attualmente stabiliti a Tosse nel Comune di Noli.
La cosa ci preoccupa perché una delle iniziative che ci aveva convinto a mantenere un atteggiamento neutrale su questa operazione, ovvero la realizzazione di un centro in cui ospitare tutti i migranti, è stata cancellata di colpo.
Quindi non solo i migranti rimarranno sparsi nelle varie abitazioni di privati senza nessuna possibilità di un controllo efficace nei confronti di eventuali soggetti a rischio, ma anche quella che era stata presentata come una struttura da destinare a residenza per i cittadini Spotornesi in difficoltà, passati i tre anni del progetto di accoglienza, non si farà più.
A questo si aggiunga che l'altra pratica portata in commissione riguardava il regolamento per l'assegnazione degli edifici di residenza pubblica e sociale, e qui abbiamo dovuto constatare con mano la scellerata concessione fatta dal Sindaco alla ditta Pastorino (quella che doveva realizzare il nuovo Comune), sono infatti stati cancellati dal regolamento gli appartamenti che erano destinata a prima casa a canone concordato per le famiglie in difficoltà.
Quindi da un lato ci si preoccupa di trovare e mantenere le abitazioni per i migranti rimborsando gli affitti pagati dalle cooperative mentre dall'altro si toglie una possibilità di trovare un'abitazione a condizioni economiche accettabili per famiglie di spotornesi in difficoltà, che si dovranno arrangiare oppure diventare anche loro migranti verso altri comuni.
Questa scelta ci pare quantomeno intempestiva.
Inoltre, sempre dalla convenzione con il Comune di Noli emerge che i comuni dovranno cofinanziare il progetto per circa 30.000 euro l'anno, cifra che verrà erogata mediante la concessione di servizi alle cooperative per gli stessi migranti (impianti sportivi, personale degli uffici, etc.).
Anche questa scelta ci appare paradossale in un momento in cui l'amministrazione spotornese sta torchiando i cittadini residenti in modo inverosimile, addirittura il fatto di avere una macchina obbliga gli spotornesi a versare un obolo di 15 euro al Comune.
Ci sembra che l'unica realtà che realmente tutela gli interessi dei cittadini italiani e spotornesi, che pagano le tasse tutto l'anno, sia la Regione Liguria che ha approvato regolamenti sanitari che di fatto impediscano che in un appartamento vengano stipati migranti in misura eccessiva, limitando un po' i guadagni delle cooperative ma dando la possibilità di una vita più decorosa a queste persone e ai loro vicini.
Quindi questa scelta dovrebbe consentire una riduzione anche sul territorio di Spotorno dei migranti presenti".