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Politica | 28 marzo 2018, 11:08

Consiglio comunale di Borghetto: sul tema del bilancio la minoranza abbandona la sala consiliare

I gruppi In Cammino e Liberiamo Borghetto: "Chiediamo di non alienare gli edifici storici del paese". L'assessore Moreno: "La minoranza continua a dire no ma non offre in cambio proposte concrete"

Nella foto: il momento in cui i consiglieri di minoranza abbandonano la sala consiliare

Nella foto: il momento in cui i consiglieri di minoranza abbandonano la sala consiliare

Due sono stati, indubbiamente, gli “argomenti-principe” dello scorso consiglio comunale di Borghetto. Se della TOSAP abbiamo già parlato su Savonanews (leggi QUI), l’altro grande tema di questa lunga seduta (ben 19 punti all’ordine del giorno), è stato il bilancio di previsione 2018-2020.

Introduce il dibattito l’assessore al bilancio Roberto Moreno (uno dei principali protagonisti di questo consiglio, impegnato ad enunciare la maggior parte dei punti in programma) e spiega: “Sostanzialmente, tolte minime variazioni, esso costituisce la prima fase (cioè quella fino al 2020) del piano di riequilibrio che abbiamo già portato in consiglio comunale ma anche in sedute pubbliche per descrivere alla cittadinanza gli interventi di risanamento presi in esame”.

Ma non si può parlare di bilancio senza toccare un altro tema che in questi giorni sta facendo discutere numerosi comuni del Ponente Ligure: l’imposta di soggiorno. Commentano in modo univoco i due gruppi di minoranza “Liberiamo Borghetto” e “In Cammino”: “Oltre a manifestare la nostra contrarietà all'introduzione di una nuova tassa che grava ulteriormente sul tessuto produttivo, abbiamo evidenziato la difficoltà ad applicarla in un paese come il nostro, in cui la quasi totalità dei turisti pernotta in alloggi affittati per le vacanze, difficili da censire e da controllare. Non vorremmo che questa imposta finisse per incentivare gli affitti in nero”.

Replica Moreno: “Il rischio del ‘nero’ è un male che non riguarda solo Borghetto e solo l’imposta di soggiorno ma tutta l’economia nazionale. Per questo motivo metteremo in atto tutte le normali procedure anti-evasione che normalmente si applicano nei confronti di qualsiasi imposta”.

“Per quanto riguarda l'Imu e l'addizionale Irpef – aggiunge la minoranza – ribadiamo la nostra contrarietà alla cancellazione di ogni agevolazione”.

Anche in questo caso, Moreno fa notare una problematica: “Siamo un Comune in pre-dissesto, e fin dal primo momento abbiamo detto con trasparenza ai cittadini che il piano di rientro non sarebbe stato facile e avrebbe purtroppo comportato dei sacrifici per tutti. La minoranza continua a dire no: no all’imposta di soggiorno, no alle cancellazioni di agevolazioni sulle tariffe, no alle vendite di beni immobili e della farmacia, no all’aumento di tasse come la TOSAP, ma vorrei sapere: se loro fossero in maggioranza, i soldi per risanare il bilancio dove penserebbero di prenderli? Continuano a parlare genericamente di ‘ottimizzazioni’ senza entrare nel dettaglio di proposte concrete”.

Prima della discussione sul bilancio i gruppi di minoranza presentano un emendamento in cui si propone di escludere dal Piano delle Alienazioni alcuni edifici di grande significato storico-culturale per il paese: il vecchio Comune di Via Cavour, l'ex asilo di Via Marexiano (tuttora sede dell'archivio comunale e il cui pianterreno ospita la Sala Congressi utilizzata per numerose manifestazioni) e l'ex Forno Civico, già oggetto di una prima fase di restauro. “Questi pezzi di storia di Borghetto, anziché essere venduti andrebbero valorizzati o almeno mantenuti in attesa di trovare fondi per ristrutturarli. Ritengo che venderli sia un oltraggio e un affronto a tutti quei cittadini che hanno fatto negli anni la storia di Borghetto e che hanno trascorso in questi palazzi la loro vita, lavorando con dedizione”, commenta il capogruppo di In Cammino Giancarlo Maritano.

Inoltre la minoranza propone di stralciare dal piano delle alienazioni anche due alloggi comunali in Piazza Madonna della Guardia, che potrebbero essere usati in futuro per arginare in parte il problema delle emergenze abitative e alcuni terreni in aree che potrebbero essere interessate dal futuro sviluppo urbanistico: “Questo sia perché riteniamo più opportuno attendere la loro nuova destinazione (in base a ciò che questa maggioranza deciderà di fare sul PUC), sia perché oggi si trovano in zona F (servizi) del vecchio PRG e con ogni probabilità non possono essere ceduti”, precisano i consiglieri di In Cammino e Liberiamo Borghetto.

Replica l’assessore Moreno: “Vi ricordo che non si chiama ‘piano delle alienazioni’, ma ‘piano delle alienazioni e valorizzazioni’, pertanto non è necessariamente detto che venga per forza tutto alienato. Esso comprende un elenco di edifici importanti di proprietà del Comune di Borghetto Santo Spirito: alcuni di essi, se troveranno acquirenti, potranno essere alienati, altri potranno essere oggetto di rilancio e di utilizzo sotto nuove forme, ma le variazioni sul piano possono essere recepite in qualsiasi momento”.

Il punto sulla votazione dell'emendamento viene stralciato dalla maggioranza a causa dell'assenza dal Consiglio del revisore dei conti, indispensabile per legge durante la trattazione di tematiche di carattere economico. Replicano i due gruppi di minoranza: “Noi riteniamo che il Revisore debba essere presente alle sedute del Consiglio Comunale, così come prevede l'art. 50 del Regolamento di Contabilità del Comune di Borghetto”. E, per questo motivo, in segno di protesta abbandonano l’aula non partecipando alla votazione.

Alberto Sgarlato

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